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Alvis-Cimonega - Piumovimento trekking dalle Dolomiti

(Sito parzialmente in costruzione)
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Alvis-Cimonega

Dolomiti > Dolomiti Feltrine > Cimonega

VAL CANZOI- CASERA CIMONEGA- TROI DEL CASERIN PASSO ALVIS- VAL CANZOI.


NB: questi appunti di cammino sono stati redatti alla buona dagli anni '70, alcune descrizioni potrebbero essere obsolete riguardo eventuali infissi metallici, agibilità di baite, frane su sentieri. Alcune foto sono d'epoca ('70-'80) digitalizzate e possono essere interessanti per stimare la diversità di vegetazione.


Giro ad anello ore 7 circa. - Dislivello mt.1400 -
Si tratta  di  un  percorso  per  esperti,  su  sentiero talvolta
esposto e con un piccolo tratto attrezzato. (Troi del Caserin)
Buona parte del percorso,  dal Col dei  Bechi per Pass  de Mura e
Passo Alvis fino in Val di Canzoi si svolge per sentiero militare
della prima  guerra  mondiale,  e  si  possono  notare  ancora le
caverne ove venivana alloggiata la truppa.
Presso il  Pass  de  Mura,  sulla cresta erbosa,vi sono  ancora i
cippi  in  pietra posti a  confine tra l'allora  Veneto e Tirolo, risalenti al 1800.


                 Gruppo del Cimonega: da sx Forc. Cimonega - Piz de Mez (sotto: Col Del Mus) - Piz de Sagròn -




DA VAL CANZOI ALLA CASERA CIMONEGA
ore 2.30-3    Dislivello mt.1000

Sentiero segnato su terreno Nr.806.
Si perviene  per Soranzen  attravero la  val  di  Canzoi  fino al
termine della rotabile,  aall'Albergo BOZ presso la diga del lago
artificiale della Stua, a mt.660 si puo' parcheggiare l'auto.
Si sale per il tornante asfaltato (scorciatoie)  fino alla diga e
si imbocca la strada sbarrata che,  costeggiando la dx orografica
del lago,  in circa 15  minuti attraverso un ponte ci porta sulla sin. orografica.


Panorama della conca di Cimonega salendo verso la forc. dell'omo



Proseguendo  per la pista  forestale,  lasciamo a destra il bivio
che sale verso Erera (segnaletica)  ed un centinaio di metri piu'
avanti trascuriamo la pista  che scende ed attraversa  il Caorame
con un ponticello in legno, e proseguiamo in salita verso nord.
Attraversato il torrente Caorame sopra ad un ponte in legno (a dx
diritti,  un sentiero prosegue sulla sin orografica, in direzione
della Val Slavinaz, ma va tralasciato) si continua salendo per la
pista forestale  in direzione Nord-Ovest,  ed a quota  800 mt. in
corrispondenza  di  un  tornante,  la  segnaletica  ci  indica la
mulattiera che si stacca  verso nord.
Salendo per la mulattiera,  a mt. 825 circa un sentiero si stacca
a sin.,  esso  porta  ad  una  vicina  costruzione  ad  all' Alpe
Palazza,  ove sale un sentiero alternativo a questo descritto, ma
molto meno battuto.  Si prosegue a dx ed a mt. 845 un sentiero si
stacca a destra in direzione della val  Slavinaz (Nord-Est): esso
oltrepassa le marmitte d'acqua  della valle del Caorame  e risale
la spalla boscosa ricongiungendosi  con quello  descritto a quota 925 mt.


Il passaggio attrezzato che consente di arrivare direttamente a Casera Cimonega

Dal bivio si prosegue in salita a  sin.  fino a quota mt.920 dove
nei pressi  del torrente,  sopra  ad  un pulpito,  un sentiero si
stacca  a  sin.   (percorso  alternativo  meno   battuto  che  si
ricongiunge al  presente a quota  mt.  1350). Si scende nel greto
del Caorame ove sempre  vi  e'  acqua  e  si  risale  il versante
opposto ,  si perviene in breve ad una radura a mt.1000 circa.
Qui'  il sentiero si biforca,  ma entrambi i rami del sentiero si
ricongiungono piu' in alto a quota 1050.
Salendo la sin orografica della valle si puo' notare sul versante
opposto il sentiero che proviene dall'alpe Palazza.


Campi solcati nei pressi di Cas.Cimonega

Sotto ad una roccia,  (lapide commemorativa)  a mt. 1300 vi e' un
bivio,  dove  un  sentiero  poco  battuto  si  stacca  verso Est,
sottocroda, portando dove era ubicata una capanna a mt.1261.
Si  prosegue verso  nord,  oltrepassando la valle strettissima in
corrispondenza di  un  bellissimo  ed orrido canalone  tramite un
ponticello in  legno:  subito  piu'  avanti,  a quota 1350, sulla
spalla erbosa,  un  sentiero  si  stacca  in  discesa  verso sud,
superando  un  rudere    (Alpe Pendane)  esso  porta verso l'alpe
Palazza ai bivi gia' descritti di quota m.920 e di m.825.


Vari sentieri che si dipartono dalla Casera Cimonega. Il sentiero facile per la Val Canzoi segue per un tratto la sx orografica della valle.

A mt.  1517, dove si possono gia' ammirare le crode del Cimonega,
vi e'  un  bivio con segnaletica:  entrambi  i rami  del sentiero
portano  alla casera Cimonega,  quello di sinistra sale  erto con
una  corda metallica per la  dx  orografica  della  valle, mentre
quello a destra scende nel greto del Caorame,  lo supera e risale
a facili ed  ampi tornanti la  costa erbosa  per poi ridiscendere
verso  la  Casera  Cimonega.  Quest'ultimo  e'  decisamente  piu' facile,
 ma e' piu' lungo e comporta una maggiore salita in quota di circa 40 mt.
La Casera  Cimonega si erge  in mezzo  ad un bel pascolo  a quota
1637 mt. e puo' offrire riparo a molte persone. Vi e' acqua.

Dalla Casera Cimonega si diparte verso nord-ovest il sentiero 806
che  prosegue  per    Bivacco  Feltre  (visibile  l'antenna della
bandiera ed il tetto di una delle due costruzioni).
Verso Est,  si diparte il sentiero nr.  851 per Forc. dell'Omo ed Erera.
Verso Sud-Ovest si  stacca,  non  segnata,  la traccia erbosa del
sentiero che sale il  Col dei Becchi,  ricongiungendosi a mt.1830
circa con il  sent.  nr.801  che  collega  il  Biv.Feltre  con il rif.Boz. (alta via nr.2)
Vi e' acqua abbondante sul percorso.



DA CASERA CIMONEGA AL PASS DE MURA PER IL TROI DEL CASERIN
Ore 2 circa.    Dislivello circa mt.400.



Dalla Casera Cimonega si segue un sentierino erboso,  non segnato
su terreno,  che si stacca in direzione Sud-ovest e salendo molto
dolcemente,  aggira il colle mugoso mantenendosi ai margini dello
stesso:  poi la  traccia diviene  sentiero  ben  visibile  e piu'
ripido e si  sale  a stretti tornanti  in  direzione del  Col dei
Bechi fino a dove  si incontra il  sentiero 801-Alta via  nr.2- a
quota 1830 circa. Si supera anche una sorgente d'acqua.
Si  prosegue  per sentiero  fino  alla  stretta forcella  ove una
segnaletica indica il Colle a mt.1960.


La foto è fatta salendo al Biv.Feltre

NB:   in  caso  di  innevamento  si  puo'  salire  alla  forcella
mantenedosi sulle ripide 'lope' a destra del canalino terminale.

Ora abbiamo dinnanzi  la  val d'Alvis,  con il  Col  del Demonio,
Colsent, M.Alvis. E' visibile il pascolo e la malga Alvis.
Alla nostra destra incombono e  troneggiano le crode  del Sass de
Mura.   Questo  panorama,  con  lenti  cambi  di  prospettiva  ci
accompagnera' sino al Pass de Mura.

Si prosegue  in discesa per  buon sentiero,  poi una grande frana
costringe  il percorso ad  una piccola deviazione  in salita, per
terreno  franoso.  Si scende poi a tornanti  per prati  verso una
piccola costruzione diroccata  di localita'  Agnelessa, ma non la
si raggiunge poiche' il sentiero devia ad ovest, sotto le crode.
Sottocroda  si  superano  diversi  canaloni  sassosi,  in leggera
discesa,  poi il  sentiero  ricomincia a salire nei  pressi della
Costa Divisoria,  qui'  diviene esposto,  ma  sempre  ben largo e battuto.


Il 'Troi del Caserin' visto dai pressi di Malga Alvis

Si supera un piccolo tratto  in discesa attrezzato con  una corda
metallica (sfilacciata-punge...)  e quindi per una stretta cengia
rocciosa dove piove acqua in tempo di disgelo,  si oltrepassa una
stretta valletta.  Il sentiero perviene al Pass de Mura dopo aver
superato due grotte di guerra profonde circa 8-10 metri.
Si puo' trovare facilmente acqua sui canali sotto le rocce.


Il 'Troi del Caserin' oltre il Col dei Bechi - Si nota il Col del Demonio ed il M.Colsènt

Il passo e' a quota mt.1867.
Dal passo il sentiero nr.748  si stacca verso Nord-ovest verso il
Col di S.Piero e val Noana.
Il  sentiero n.801,  tagliando la costa in  leggera discesa verso
Sud porta in dieci minuti al Rif.Boz a mt. 1718.
Il sentiero  nr.811,  tagliando  appena  sottocresta in direzione
Sud-est porta in 15  minuti al Passo Alvis e da qui' in 20 minuti
alla omonima malga.
Le creste verso sud sono percorribili ma senza sentiero e portano
al  Passo  Alvis:   esso  e'  raggiungibile  anche  trenta  metri
sottocresta da sud-ovest in caso di forte innevamento.



DAL PASS DE MURA PER PASSO ALVIS IN VAL DI CANZOI
(Ore 2 circa - Il percorso e' tutto in discesa)

Dal Pass de  Mura si segue la  mulattiera  che sottocresta, verso
sud-est  aggira le creste  del M.Alvis   (lapide commemorativa di
una persona caduta in montagna)  e porta al passo  Alvis in circa
15  minuti.  Grotta militare che puo'  offrire riparo  in caso di maltempo.


Cippo di confine Veneto-Tirolo sito al Pass de Mura


NB:  dal passo,  una mulattiera  percorre  sottocresta ad  est le
creste del M.Colsent,  si tratta di opera  scavata interamente su
roccia  dal  genio  militare  italiano  nell'epoca   1915-18,  il
sentiero sale il monte e scende  poi al passo  Finestra oppure al rif.Boz.
Il  passo verso nord-ovest  porta con un  sentiero  al rif.Boz in circa 15 minuti.


Panorama salendo il sentiero per Erera


Dal Passo Alvis la mulattiera militare della prima guerra che sale il M.Colsent in cresta






Il Col del Demobio era una predisposta sede di artiglieria della grande guerra funzionale per la 'linea gialla' di estrema difesa (mai usata per fortuna). Si nota la stradina di servizio e la traccia della 'funicolare' che era usata per il trasporto logistico dal basso mentre una teleferica con due tronchi (da Val Canzoi) era stata progettata per rifornire la postazione. L'arrivo della teleferica era subito a monte verso il Colsent.
La scelta di questo pinnacolo per una batteria di artiglieria era stata formidabile: essa era defilata da qualsiasi punto di osservazione austriaco (esclusa la ricognizione aerea) e quindi non posizionabile sulla carta per un contro-fuoco. L'angolazione del tiro era ottimale per la Val Cismon distante 8 km e sufficente per poter superare la cresta Colsent-Alvis mentre  solo un tiro con precisione di una decina di metri avrebbe potuto dannificare la posizione.


Ritaglio da: BIANCA SIMONATO ZASIO - Le Alpi feltrine nella grande guerra - Ed.DBS Danilo Zanetti -2014

La mulattiera,  con  moltissimi  tornanti  ma  con pendenza molto
dolce scende verso nord-est fino alla malga Alvis a mt.1573.
La malga e'  in ottime condizioni, vi e' acqua sulla fontanella a
nord  di essa;  a sud della malga il  Col del  Demonio (mt.1722),
vecchia postazione  di  artiglieria:  si  puo'  ancora  notare lo
scivolo  scavato  per  tirare  su  con  corde  il  carrello delle
munizioni ed il sentiero che sale la posizione.
Si imbocca nuovamente la mulattiera a sud della  Malga,  sotto il
muretto ed essa scende dolcemente dapprima in direzione nord, poi
verso sud-est sempre molto larga e massicciata.
Innumerevoli tornanti  fanno perdere circa 800  mt.  di  quota  e
portano in localita'  Faibon (mt.1750) e di qui' in breve al lago
della Stua ed  all'Albergo Alpino  Boz.  Una grande frana a quota
mt.1300   circa  sta  corrodendo  sempre  piu'  la  costa  ed  e'
prevedibile  che  la  bella  mulattiera  tra  pochi   anni  venga  interrotta da essa.
Si trova acqua solamente presso la malga.
  
   







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