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Pelf . Cajada - Piumovimento trekking dalle Dolomiti

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Pelf . Cajada

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                                    Appunti sulla zona del M.Pelf

Monte Pelf dalla cima del M.Serva (foto Miki Garzotto)


Non si può omettere la prima carta topografica (Anton Von Zach) precisa e significativa che descrive in modo dettagliato tutto il territorio posseduto dall'allora Ducato di Venezia (1798-1805) e che restò segretata dagli austriaci per ben duecento anni sino al 2005.  Da queste tavole emergono elementi topografici, idronimi ed oronimi in generale mai avuti sinora così nel dettaglio. E' la prima cartografia estesa redatta con strumentazione scientifica (teodoliti, bussole, tavolette pretoriane ecc) che rispetta le proporzioni delle rappresentazioni.
Il cartografo Carlo Catinelli si recò sicuramente sulla vetta del M.Pelf nel 1802, lo si deduce semplicemente studiando le mire ed i punti trigonometrici principali della vallata bellunese. (M.Grappa, M.Pavione, M.Pizzocco, M.Visentin, M.Pelf) dai quali venivano puntati i punti secondari inaccessibili per i calcoli conseguenti. ('introduzione e guida alla consultazione della KriegsKarte' - Massimo Rossi - ed.Fond. Benetton)
IL Cap. Catinelli aveva anche rappresentato sulla carta il sentiero di salita che è sempre stata la via normale  anche per i pastori di ovini che già utilizzavano i pascoli delle Piaie e che avevano denominato un ricovero come 'Casera  Pelf' nella Val di Roldo, adiacente a forc. Pis Pilòn.


                        Da sx Il Canevòn del M.Pelf con Cima Tanzòn e le Piaie fotografate dalle Creste della Mola


  Ritaglio -  Kriegskarte di Anton Von Zach 1798-1805  Evidenziati in rosso i tracciati dei sentieri riconoscibili.

Molto interessante il sentiero di pascolo sino alla sommità del M.Pelf ed oltre verso Nerville. Veniva citata la Pala Bassana del Pelf e segnato molto bene il pascolo della 'Costa delle Piae' (Piaie), pure la Val Caneva ed il Sas di Mel (Canevòn). Molto interessante l'ubicazione della 'Casera Pelf' sita vicino al ripido canalone di Forc. Pis Pilòn.
Il pascolo Sul M.Pelf, in Val di Roldo, sulle Piaie ed in Val Medassa era un tempo molto sfruttato per la relativa facilità di accesso. Infine si può notare che non esisteva una via di scavalcamento della odierna forcella Tanzon, quindi non vi era condivisione di pascolo tra Cajada e la zona delle Piaie, evidentemente due territori di diverse proprietà. (Chissà se centra qualcosa con il 'Sass della Tenzòn...)


                                  Il M.Pelf (m.2502), la Val di Roldo con la verde Val Medassa


      Da sx il torrione Agnoli, Canal del Màrmol, M.Pelf con la Croda del 7°, a dx forc. Pis Pilòn


                 Dal M.Serva:   M.Pelf, sotto il Canevòn, il M.Tanzòn con le Piaie, a dx forc.Tanzòn


Il M.Pelf visto dalla Via Ferrata Berti. In Basso a dx la cima del Torrione Agnoli


                                                                     Il M.Pelf visto da Est



  Il M.Pelf con la Val del Fontanòn e la Costa dela Nòna da nord (notare i cengioni nord del Pelf !)


Alba radiosa sulla parete Nest del M.Pelf


                              La evidente cengia dell'accesso basso da ovest ai pascoli delle Piaie


Salendo verso le Crode dela Rachèta: a sx prati delle Piaie, al centro il Canevòn, a dx il M.Pelf


Dal M.Zervòi a sx le Piaie, Sass de Mel (Canevòn), Pelf ed in basso le crode della Rachèta


Illuminate dal sole le Pale della Mòla, la Val di Roldo, L'alta Val Medassa, in alto il Sass de Mèl (m.2075), Cima Tanzòn (m.1924.) Tratteggiati in giallo gli accessi ato e basso (cengia) per i prati delle Piaie.

 
    Insolita vista del Canevòn dalla cima  M.Serva                Il M.Pelf dalla Costa della Doga


  1973: dalla Pala Bassana sulla via degli Angelini verso la torre dei Pescors  e la Forc. Col Torònd.


La Torre dei Pescors vista scendendo verso il Fontanòn


                I pascoli delle Piaie adiacenti alla forc. Tanzòn - Il 'Sass della Tenzòn'  a dx

 
Verso forc. Caneva dai pressi di  forc. Pis Pilon a dx da forc. Caneva verso Caiada prima della costruzione della strada (1969....bei tempi...)

( continua.)




L'Olt de la Val de Gostìn

Salendo per la sin. idrografica della Val Desedàn per la rotabile asfaltata che porta sul Pian di Cajada, venti metri oltre  l'unica casa sita a quota m. 789, si diparte con un ripido passo in salita il sentierino che porta verso l'Olt de la Val de Gostìn. E' una volta naturale dovuta ad erosione dell'acqua sita a circa 1000 m. di quota. La si può fotografare solamente dalla curva  sita seicento metri oltre la casa alla quota di m.825, prima della galleria.

Gli appicchi della quota m.1935 con l' Olt de la Val de Gostìn




Il sentierino (m.792) che porta al 'Olt de la Val de Gostìn'
Altro sentiero si diparte con minore pendenza trecento metri più avanti, 50 m. prima della valle con cascatella di acqua (possibilità di parcheggio sul lato sud della strada)





M.Pelf e foresta di Cajada: Note storiche e toponomastiche: la donazione del territorio di Cajada:
Il Sass de la Tenzon: Il documento di pacificazione dei Signori di Pramperch e dei Signori di Savorgnano: il divieto di pascolo in Cajada da parte del Monastero di S.Croce in Campestrino:     
 

Trascrizione del documento di ripacificazione tra i Signori di Pramperch e Savorgnano da:
FRANCESCO PELLEGRINI- 'Documenti antichi' vol. I-II-III-IV-V Ed. Comune di Belluno Biblioteca Civica


 (continua)







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