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Sent. De Bastiani - Piumovimento trekking dalle Dolomiti

(Sito parzialmente in costruzione)
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Sent. De Bastiani

Dolomiti > Dolomiti Feltrine > Pizzocco-Erera > Tre Pietre

NB: questi appunti di cammino sono stati redatti alla buona dagli anni '70, alcune descrizioni potrebbero essere obsolete riguardo eventuali infissi metallici, agibilità di baite, frane su sentieri. Alcune foto sono d'epoca ('70-'80) digitalizzate e possono essere interessanti per stimare la diversità di vegetazione.



        SENTIERO "CORRADO DE BASTIANI"

   Il Bivacco in muratura dedicato a Corrado De Bastiani, studente di medicina, scomparso sul M.Pizzocco  
La montagna sullo sfondo è il M.Tre Pietre versante ovest



La lapide a ricordo di Corrado De Bastiani sita in Val di S.Agapito ed il Bivacco omonimo




Corrado De Bastiani era un alpinista di Cesiomaggiore perito in un incidente in montagna nel 1976 sul Monte Pizzocco in arrampicata. Era studente di medicina. In sua memoria è stato inaugurato nel 1986 il presente percorso ad anello con il bivacco del Bosc dei Buoi.


                                  Si  tratta di un percorso prettamente alpinistico, con tratti          
        attrezzati  con  funi  metalliche e scale in legno, parte del          
        percorso  si snoda su strette cenge rocciose.
                      Non e' certo un percorso per famigliuole.                    
        Esso  e'  stato  segnato  sulle  tracce di vecchi sentieri in          
        parte  molto  larghi  ma  in buona parte stretti ed esposti a          
        profondi precipizi. La parte piu' alta del sentiero tocca una          
        casera adattata a bivacco, ristrutturata a nuovo nel 1990.             
        Viene  descritto  il  percorso nel senso che pare piu' sicuro          
        lasciando  la  meta'  piu'  facile  come percorso in discesa,          
        quando il fisico e' stanco e quindi va piu' rispettato.                
        Viene  anche  lasciata  una chanche di ritorno per chi non se          
        la  senta  di  proseguire  per  il  percorso, perche' un sano          
        principio  che  dovrebbe  essere  rispettato e' quello che in          
        montagna  si  va per divertirsi e non per "tranciare" come si          
        suol dire nel bellunese.     
                                            
                            ACCESSO AUTOMOBILISTICO                                                

        Si  perviene  a  Cesiomaggiore e si prosegue in salita per la          
        strada  che  passa  dinnanzi  alla chiesa, quindi ad un bivio          
        dove  la  segnaletica  indica Marianne-Roncogna si prende per          
        Marianne  e  si  prosegue un centinaio di metri fino al ponte          
        sul    torrente   Salmenega.  sul  lato  est  del  ponte,  in          
        corrispondenza   di  un  capitello,  si  diparte  in  salita,          
        parallela  al  torrente,  una stradina asfaltata che si segue          
        penetrando verso localita' Valle.                                      
        Si  supera anche una fontana ed un grande macigno dove, molto          
        in evidenza, vi e' la targa a ricordo di Corrado De Bastiani,          
        alpinista    a  cui  e'  stato  dato  il  nome  del  sentiero alpinistico.
        E'  possibile  parcheggiare l'auto dove finisce l'asfalto, in          
        una  piazzola  sita oltre la valletta, ad ovest; vi e' spazio          
        per circa quattro, cinque auto. (mt.615)                               


Col Grant de Cesio e Le Cicognere sulla sinistra, al dx il Bivacco in località Bosc dei Buoi

                                                                              
        Dalla  localita' dove e' stata parcheggiata l'auto, a mt. 615          
        si  seguono le indicazioni per la chiesa di S.Agapito, per la          
        quale si dovra' passare in seguito.                                    
        Si superano le case dell'abitato Valle a mt.648 e si prosegue          
        superando  una teleferica fino ad un bivio con la segnaletica          
        per S.Agapito. Si prende per S.Agapito.                                
        (Tralasciare  il  sentiero  marcato  sulla destra con segni          
        giallo rossi, il quale porta in localita' Pra' Montagna e sara'         
        uno dei fattibili percorsi in discesa del percorso.)                   
        Attraversato  il  torrente  sempre secco, con tre tornanti si          
        giunge  sino  alla  chiesetta  di  S.Agapito,  avendo cura di          
        scegliere ai bivi sempre il sentiero di destra.                        


       La  chiesetta  sorge  a  mt.  862.  Essa  e'  dotata di  locale ristoro e          
        cassetta  per  le offerte, il tutto lasciato alla discrezione          
        del  viandante. Vi e' anche un libro per apporre firma e note          
        sul percorso, a mo' di bivacco. Ore 0.45-dall'auto.                    

       Da  ora  il  sentiero  sara'  di  dimensioni  nettamente piu'          
        modeste,  sempre comunque battuto e segnato nei luoghi giusti          
        con segni giallo-rossi.                                                
        Esso si diparte dietro alla chiesa, sul lato opposto rispetto          
        all'ingresso,    per  intenderci.  Si  diparte  per  cengetta          
        rocciosa  in  leggera salita verso la valle (est) vi e' anche          
        un  segno  sulla roccia. Prosegue in leggera salita per circa          
        quaranta  metri  e  poi  compie  un  tornante,  rimontando in          
        seguito  tutto il costone boscoso sino a quota mt.980 dove il          
        sentiero giunge sulla costa ed e' un po' pianeggiante.                 
        Qui  il  sentiero sale alcuni gradoni rocciosi e poi prosegue          
        in  piano  parallelo alla valle, tagliando una costa ripida e          
        boscosa  dove  nell'attraversare  una valletta e' stata messa          
        una corda di circa 20 mt. dato il terreno franoso.                     
        Si  prosegue  inoltrandosi  nella  dx  orografica  in  quota,          
        salendo  fino  a  mt.1030,  dove  si supera un passo roccioso          
        attrezzato con mt.5 circa di corda.                                          
        Si  continua  con qualche piccolo saliscendi e quindi si cala          
        giu'  nel  greto del torrente Salmenega (in genere secco) che          
        si  attraversa  a  mt.  970,  passando  sul  lato  opposto ed          
        invertendo il cammino (verso sud) per una ventina di metri.            
        Bisogna   ora  risalire  un  ripidissimo  canalone  in  parte          
        roccioso e la cosa sembra apparentemente molto seria.                  
        Invece  un  largo  sentiero,  passando diagonalmente sotto le          
        rocce dapprima e poi con molti strettissimi e ripidi tornanti          
        rimonta    tutto  il  vallone  e  poi  ne  esce  verso  nord,          
        dirigendosi  verso  una  parete  rocciosa che raggiunge ad un          
        bivio di quota mt.1080.                                                

        Questo bivio con segnaletica in legno, verso destra, (sud-est)          
        porta  in  localita'  Pra'  della  Montagna a mt.1017, con un          
        piccolo saliscendi di circa cinquanta metri.                           
        Vi  si  giunge  in circa 20 minuti e si incontra un bivio che          
        puo' riportare verso la chiesa di S.Agapito a mt.1110.                 
        E'  una  buona possibilita' di far ritornare verso Valle dove          
        c'e'  il parcheggio dell'auto quelle persone che si dovessero          
        sentire  insicure  nel percorso, il sentiero e' molto largo e ben battuto.

Ritaglio da Carta Tabacco - Vette Feltrine scala 1:25000

        Dal  bivio  di  quota  1080 il sentiero si fa alpinistico sul          
        serio,  percorrendo  orrizzontalmente  tutta  la  parete  che          
        abbiamo  sulla sx orografica per una stupenda cengia in parte          
        naturale ed in parte intagliata volutamente sulla roccia.              
        Essa e' molto esposta, ma la carreggiata tuttavia si mantiene          
        sempre  sui  30-50  cm;  Attraversata  la  cengia,  vi  e' un          
        passaggio attrezzato con corda fissa ed una scala in discesa,          
        che  porta  ad  un bel landro il quale puo' offrire riparo in          
        caso  di  maltempo.  Si prosegue per traccia ben marcata e si          
        supera  un altro ponticello in legno, superando una scaffa di          
        roccia e pervenendo ad un bivio a quota mt.1090.    
                  
        NB: Il  sentiero   che  sale  ben  marcato  sottocroda   e'  una          
        possibilita'di risalire la sx orografica, su verso il vallone          
        boscoso  che  scende dal Sass da Porta. Il tracciato pero' e'          
        difficile  da  seguire  perche' poco evidente, molto ripido e          
        sconsigliato.  Esso  si ricollega al percorso descritto circa a mt. 1400.

        Si  scende verso il greto del torrente, che si supera a quota mt.1080.
        Ora  si  rimonta tutta la costa boscosa che sale molto ripida          
        con    un sentiero che compie moltissimi stretti tornanti, vi          
        e' un bivio a mt. 1145 che indica un sentierino che cala giu'          
        ad una sorgente, verso destra.                                           
        Si sale per un ripido vallone in mezzo ad un faggeto e quindi          
        si perviene ad un pulpito molto panoramico di quota mt. 1375.          
        Si  attraversa fino sotto alla fascia di roccette sottostanti          
        il  bivacco  ed  il  sentiero,  dapprima  largo e sulla parte          
        finale  piu'  stretto  ed  esposto, le supera con un passo su          
        roccia.  Qui'  bisogna  stare  molto attenti, specie se vi e'          
        terreno  bagnato,  in quanto alcuni passi su roccia liscia ed          
        esposta potrebbero essere viscidi.                                     
        Si  esce  a quota 1500 mt. In localita' Bosco dei Buoi, luogo          
        estremamente  panoramico, selvaggio, sicuramente remunerativo          
        della fatica fatta salendo.                                            

        Il Bivacco al Bosco dei Buoi:  mt.1501.                                
        E' stato riadattato a nuovo dal Gruppo Escursionisti di Cesio          
        ed  inaugurato  nel  1990,  dedicando  l'opera  a  Corrado De          
        Bastiani.  Esso  e'  dotato  di  "Larin",  tavola,  sedie, un          
        tavolato  al  piano  superiore  molto  pulito  che  puo' dare          
        ospitalita'  a  circa  dieci persone munite di sacco
a pelo e rotolino isolante.
        Una  raccolta di acqua su vasca di colore verde e' approntata          
        ad  est  del Bivacco, vi si giunge con un sentierino di circa 150 mt.
        A sud-est del bivacco vi e' un luogo predisposto per WC.               


                                                                               
        GIRO DELLE CRESTE DEL BOSCO DEI BUOI


La pala del M.Piavòn, un vecchio sentiero era segnato sulle carte del 1700 che scavalcava portando giù verso la Val delle Còvole e Val della Caccia.

        Giunti  al  bivacco,  se  le forze lo permettono e' d'obbligo          
        salire sulle creste, per godere il panorama che offrono.               
        Si prende un sentierino dietro (nord) al bivacco che sale con          
        qualche  tornante  sulla  parte  piu' aperta della costa, che si          
        rimonta mantenendosi verso est, cioe' sulla parte piu' ad est          
        della  costa  che limita il vallone che cala dalla forcellina          
        (non visibile dal bivacco) di quota 1645 mt.                           
                                                                               

        NB.  Il  vallone  di cui si parla e' quello che si attraversa          
        in  localita'  "Lebi"  per  giungere  al  bivacco salendo dal          
        versante del Sass da Porta e M.Palmar.                                 

        La parte alta della risalita si fa proprio sul filo di cresta          
        del  colle, poco prima di giungere in forcella un segno rosso          
        su  di un albero ci indica che dobbiamo tagliare tra le mughe          
        verso  destra, abbandonando la crestina e pervenendo in breve          
        alla forcelletta direttamente per il canalino mugoso.                  
        (Essa permette  di  calare  in  val  Fosserla,  per tracce di          
        sentiero e qualche segno rosso e giallo-rosso.)                        
        Dalla  forcelletta  si gode un panorama molto bello sulla Val          
        Fosserla,  Val  Canzoi,  ma  soprattutto  M.S.Mauro  e  Vette Feltrine.


                         Bosc dei Buoi:    Il passaggio per lo stretto canale della alta Val Piavòn
Versante ovest del M.Tre Pietre

        Tra i mughi radi, tenendosi sottocresta verso sud (verso nord          
        e'  poco  invitante!)  si  percorre  tutta  la cresta che non          
        presenta difficolta', con un saliscendi di circa trenta metri          
        fino alla cima sud che e' quotata 1620 mt.                             
        Questa  cima  offre  un  panorama sul vicino M.Piavon, stessa          
        quota,  sulle  Vette  Feltrine,  Sasso  Scarnia,  Gruppo  del          
        Cimonega  e  M.Comedon;  e'  un panorama stupendo anche verso          
        sud,  dove  la  visuale  della  Valbelluna  e' interrotta dal          
        M.Palmar e dal Col Grant de Cesio.                                     
        Il ritorno al bivacco e' possibile per i prati sud del colle,          
        aggirando verso sud il faggeto ad ovest dello stesso.                  
                                                                               
        Il    giro    delle  creste  impegna  circa  un'ora,  non  e'          
        assolutamente  ne'  impegnativo  ne' pericoloso, mantenendosi          
        sottocresta  a  sud, consente splendide foto e se la giornata          
        lo  permette,  giu' in val Fosserla, a sud del M.Piavon e sul          
        canale  che scende dal M.Cimone non e' raro vedere selvaggina          
        a gruppi, prevalentemente caprioli e mufloni.                          
        Il dislivello e' di mt. 180 circa                                      

                                                Bivacco 'Bosch dei Buoi' e M.Tre Pietre         

                    
                                                                               
        Discesa per il Sass da Porta e Pra della Montagna                      


        Dal  Bivacco del Bosco dei Buoi si segue un sentierino che si          
        snoda verso  nord-est, in piano, passando sopra alla cisterna          
        dell'acqua.                                                            
        Esso  punta  verso  il  canalone che scende dalla forcelletta          
        delle  creste e cala in esso con qualche tornante e superando          
        un   punto  in cui e' stato fatto un ponticello con una scala          
        in    legno  e  vi  e' pure una corda metallica per aiuto. Si          
        tratta  di  un  passaggio  di quattro metri. Un altra piccola          
        scala  orrizzontale  e'  di  aiuto per scendere e si cala nel          
        vallone dove vi e' una grotta che puo' offrire riparo.                 
        Si   scende  ancora  oltrepassando  una  valletta  con  acqua          
        (localita'  detta Lebi, cioe' luogo dove vi erano dei tronchi          
        scavati  a  mo' di abbeveratoio) e questo e' il punto dove si          
        e' piu'  bassi rispetto alla risalita verso il Sass da Porta,          
        cioe'  a quota mt.1400. (si perdono e riguadagnano 100 mt.)            
        Si  risale  un  pulpito roccioso con l'aiuto di un cordino di          
        acciaio  ancorato a  due chiodi con un passaggio su roccia di          
        qualche  metro,  poi  si costeggia per sentierino ben battuto          
        superando  qualche  valletta  ed  alfine si rimonta il ripido          
        canalone  boscoso che cala dal Sass da Porta, con un sentiero          
        che sale a ripidi e stretti tornanti.                                  
         Si  giunge  cosi' sul bellissimo pulpito erboso che permette          
         un bel panorama sia verso il bivacco del Bosco dei Buoi, sia          
         sul  M.Cimone che verso il M.Palmar (di cui si vede la croce          
         molto vicina, a sud-est.  Siamo a mt.1524.                            
Foto dalla forcellina a m.1524 - tracciati  il sentiero attrezzato che sale al Bosc dei Buoi, il sentierino che sale verso le creste e quello che giunge a questo passaggio sulle creste nord del M.Palmar.     


Foto della forcellina a m.1524

        NB:  in  brevissimo  tempo si puo' risalire la cima sopra di          
              noi  che  permette un bel panorama verso il M.Pizzocco.          
              Al di la della cima, scendendo per prati ad est, si puo' perve-         
              nire in quindici minuti ad  un ricovero con "larin".             
              Il   M.Palmar  e'  raggiungibile in circa 15 minuti per          
              l'evidente sentierino che taglia la costa e che poi si           
              porta sulla cresta aguzza.                                       


Il M.Palmar e la Croce di vetta



         Dal Sass da Porta  una  larga  mulattiera porta giu' verso i          
         pascoli del Pra della Montagna (a quota mt. 1340 si incontra          
         un  bivio  che  porta  verso  est, in circa dieci minuti, al          
         bivacco  Casagrande,  una  costruzione  in lamiera adibita a          
         ricovero  per  cacciatori, alquanto bruttina esteticamente e          
         visibile anche da valle)                                              
         Si  scende  per  pascoli  lungo  la comoda mulattiera sempre          
         tenendo  d'occhio  le  case  sottostanti.  Si  tralascia  il          
         sentiero che si stacca dalla mulattiera a sx per pervenirvi.          
         In  localita'  Pra'  della  Montagna  vi  sono piu' case, il          
         sentiero  che  seguiamo porta alla casa piu' verso ovest del          
         piano, a mt. 1017.                                                    

         Circa dieci metri sopra al livello della casera  sulla costa          
         poco prima del piano vi e' un bivio con  tabella segnaletica          
         che  indica  verso destra (ovest) Bosco dei Buoi. Esso e' il          
         sentiero  che si ricongiunge con quello fatto in salita alla          
         quota  mt.1080.    E' possibile seguirlo per scendere, ed in          
         questo caso di dovra prendere a sinistra ad un bivio di quota         
         1110 (segnaletica per S.Agapito.)
si giunge a Valle in circa 30-45 minuti.

         Volendo  proseguire  per la comoda mulattiera, essa prosegue          
         sul margine destro (ovest) del piano, a dx di una teleferica.         
         Si  scende  in mezzo al bosco di faggi, superando dei ruderi          
         in discesa e girando a destra ad un bivio, sempre in discesa.         
         In  breve  la mulattiera porta a Valle, ricongiungendosi con          
         il  percorso  di  salita.  Bisogna dire che vi sono parecchi          
         sentieri  che  si  diramano piu' o meno marcati verso valle,          
         bastera' seguire sempre il piu' marcato, in discesa.                  

                       Dislivello circa 1300 metri.                                           
        Acqua a mt.1080, 1145, ad est del Bivacco, mt.1501.                    
        Tempo impiegato: salita ore 3.00-3.30                                  
             discesa ore 2 circa                                   






    

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