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Passo Forca e Cimia - Piumovimento trekking dalle Dolomiti

(Sito parzialmente in costruzione)
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Passo Forca e Cimia

Dolomiti > Dolomiti Feltrine > Pizzocco-Erera > Erera


DA RONCOI (MT.750) AL PASSO FORCA (MT.1862)
per sentieri CAI-852


  
     Sent.852 - Da Roncoi di S.Gregorio Nelle Alpi, in localita' Fontanelle,
si  segue  la   strada  dapprima  asfaltata,   poi  bianca,  che,
oltrepassando  il  parcheggio  e la  teleferica  per il  Rif.Ere,
(Fontana) giunge alla chiesetta di S.Felice (mt.903) tagliando in
diagonale  tutta la costa da est verso ovest.
    Sulla  destra  della  chiesetta  (vi  e'  anche  un ricovero
interrato)  la mulattiera prosegue ampia ed agevole, costeggiando
in quota la sinistra orografica (destra salendo) della val Scura,
pervenendo in breve alla  casera  Pradel.(mt.906) Nel fondovalle,
il torrente Veses.
NB: la Val Scura, un tempo, veniva denominata 'Val Maòr' (D.Dal Pan su S.Giustina - 2019)



    Questa  Casera  e'  privata ed  e'  chiusa. La si oltrepassa
sempre per buona mulattiera,  fino a giungere  al fondovalle dove
la valle si biforca.  Il sentiero, sempre ben segnato, oltrepassa
la valle salendo il  ramo  destro  della  biforcazione, tenendosi
alla sinistra, per il bosco lungo la Val Cavaller.
    Il sentiero si tiene sottocroda, sulla sinistra, diviene poi
piu' ripido, ma e' sempre ben battuto. Esso punta ad una evidente
frana  di  roccia  che   si   presenta   bianca  in alto.
    Si oltrepassano diversi passaggi su rocce facili ed  a quota
1600  mt. il sentiero attraversa  sotto ad  una fascia   di rocce
da destra verso sinistra  e poi  prende quota,   riportandosi poi
alla  destra  della valle una  volta   superate   le   crode.
Si supera una lapide posta a ricordo di un alpinista caduto.
In breve  un  prato superato  con un  ampio tornante  porta al passo
Forca.  Sulla sinistra la Pala del Ciso.  Sulla  destra la parete
ovest del Pizzocco.


Il Pievidùr, sulla dx orografica della valle  - foto dai pressi del rif.Ere


La profonta gola rocciosa che divide il M.Pizzocco dalle torri Feltre e Valdobbiadene e Cima di Valscura risalendo la valle sino al Passo Forca per la dx orografica.


    L'acqua e'  presente quasi sino alla forcella e non  vi sono
problemi  di  rifornimento.   Il  sentiero  si  puo'  considerare
piuttosto difficile, dove chi ha problemi di vertigini oppure chi
puo' essere insicuro (bambini) va accompagnato da vicino.
    E'  comunque sempre ben segnato con segni
bianco-rossi e ben battuto.


                                      Dal Passo Forca verso la larga sella ad est del M.Colsent (anno 1985)



                L'erbosa sella del Passo Forca fotografata dal bivio per Erera-Vallonetto-P.sso Cimia

Dal Passo Forca (mt.1862) vi e' la possibilita' di salire al
Passo di Cimia (mt.2076)  per sentiero segnato e  ben battuto che
si diparte in quota dalla forcella verso N.E. (30 min.)
    Si puo' scendere a Casera Vallonetto per sentiero segnato su
terreno carsico verso N.O. (saliscendi e poi discesa) (30 min) ed
a meta'  percorso vi  e'  un bivio segnato su croda dal  quale si
puo'  scegliere di scendere in Erera  oppure (  100 mt. sopra) di
deviare a destra in quota verso il Passo Cimia  (EST). In pratica
esiste un sentiero segnato che da Passo Cimia taglia  la base SUD
del M.Colsent (mt.2086) senza scendere nell'avvallamento  carsico
e  dirigendosi  poi  verso  Ovest  (c.Vallonetto)  o  verso  Nord
(c.Erera):  questo sentiero e'  facile e non presenta difficolta'
di sorta tranne in caso di nebbia, per l'orientamento.
    Queste diramazioni sono tutte segnate dal CAI di Feltre.
    Dei vandali hanno pero'  abbattuto  tutta la  segnaletica su
paletti di ferro predisposta dal CAI (sett.1990)
    
    Da Roncoi al P.Forca ore 3-3.30 in salita
    In discesa ore 2.30 circa
    Dislivello mt.1100 in salita.
    Acqua: rifornimenti frequenti fino a mt. 1650





SALITA AL PASSO DI CIMIA DAL PASSO FORCA
        Dislivello mt.200 circa ore 0.40



        Dal  passo  Forca a mt. 1862 (segnaletica purtroppo abbattuta
        al  1994)  si segue il sentiero segnato dal CAI di Feltre che
        sale la valletta sottostante la quota 2114 di P.Forca.
        Il  sentiero  si tiene sulla destra salendo (sin. orografica) e
         costeggia  a  lungo  il  canale  tenendosi a ridosso delle roccette.
        Esso  quindi  superando  alcuni  pulpiti rocciosi perviene al
        punto  piu'  basso delle creste ove e' sita ad una ventina di
        metri  dal  filo di cresta un ricovero con muri a secco sotto
        ad un masso. (mt.2000 circa)
        (vale la pena di raggiungere il filo di cresta in 5 minuti)
        Dalle  creste  bellissimo  panorama su Erera-Brandol, Sass de
        Mura e gruppo delle Cime d'Auta.
        Salendo   diagonalmente  verso  est si salgono le facilissime
        roccette  che  portano  alla  forcellina  rocciosa  del PassoForca.
        La  forcellina si apre a mt. 2075 circa ed e' molto incassata nella roccia.



                       Il ricovero sito tra M.Colsent e P.sso Forca a circa m.2000 a sud della cresta


NB:     Dal  ricovero,  traversando  verso ovest  sottocroda  al
M.Colsent  e'  possibile,  sempre  in  quota e con una calata
finale  di  una  trentina di metri, raggiungere il bivio alto
del  sent.851  dove  di  diparte  il sentiero alto per Casera
Vallonetto  verso ovest  (verso sud scende il sentiero per il
passo Forca e per il bivio basso).
Il sentiero e' segnato e non pericoloso. Molto battuto specie
dalle bestie. (ore 0.30 circa)

NB: per sentiero segnato e battuto è possibile salire direttamente dalla quota 2000 della cresta est del Colsent sino alla cresta erbosa di Cimia e poi scendere per ripido prato verso Cimia. Questo itinerario non era segnato sulle carte nè su terreno alla stesura dei niei appunti (1985). Mentre il passo di Cimia era inteso lo stretto intaglio della roccia da me descritto (ed anche dal Castiglioni) ora si intende lo scavalcamento erboso e panoramico alla quota di circa 2080 mt. che è anche riportato dalla cartografia Tabacco.






DAL P.CIMIA (MT.2076) A  RONCOI PER FORC.INTRIGOS (MT.1757)
      
    
     Sent. 851 - E' un percorso alpinisticamente impegnativo nel tratto dello
'scalon' in un ambiente grandioso e selvaggio. Segnato dal CAI di
Feltre con segni bianco-rossi ed abbastanza frequentato.
    Al  sett. 1990   lo  scalon  si  presentava   piuttosto  male
attrezzato,  con  pioli in  legno  insicuri,  cordino  di acciaio
arrugginito, sfilettato ed in cattive condizioni.
    
    Dal  Passo Cimia (2076)  si  scende  verso  nord-est  per il
canale ripido della forcella, per traccia molto evidente.
    Dapprima la  traccia  punta  verso  la  destra  del canalino
(verso  forc. Intrigos),  poi  essa  obliqua  a  sinistra puntando
grossomodo  verso il  prato del  pascolo  di  Cimia  che  si nota
evidente  con ruderi  in  basso a sx.  (mt.1600)  .  Vi si giunge
scendendo per tracce attraverso terreno mugoso e facili roccette,
ed  a quota 1610  mt  il sentiero segnato bruscamente  inverte la
direzione  proseguendo   in  leggera   discesa   verso   dx   SUD
(forc.Intrigos).


La discesa verso i ruderi di Cimia. Si intravede a sx della cima di Picola la Gusela della Val dei Burt


   I ruderi della Casera di Cimia

Il rudere di Cimia si trova poco  distante, per
traccia che prosegue  verso NORD  per sentiero non  segnato, e si
trova suii pascoli che avevamo individuato prima dall'alto.
    Si prosegue  per  sentiero  segnato  verso  sud,  in discesa
leggera,   puntando  verso   il  paretone  est   del  Pizzocco  e
forc.Intrigos, fino a giungere ad un ricovero di cacciatori sotto
ad un landro. (acqua, acquedotto in gomma) mt.1550
E' il 'Cògol del Conte Miari'


    Il 'Còvol del Conte' non più esistente dal 1991

    Questo  ricovero,  messo  a  punto  rudimentalmente  con  le
lamiere  della Malga di  Cimia (diruta),  offre un buon  punto di
riparo in  caso di temporali improvvisi.  Vi sono  numerose casse
con lucchetto che presumibilmente potrebbero contenere  viveri ed
attrezzature per la  caccia,  messe all'aperto, riparate solo dal
landro di  roccia.  Si  presume  che  questo  ricovero  sia molto
frequentato, per i viveri trovati a disposizione, per il sentiero
ben battuto, per le piccole opere di miglioria dello stesso.
    Continuando in discesa,  si passa sopra a  rocce verticali e
strapiombanti, ma il sentiero e' sempre agevole, fino a dove esso
scende  nel canale roccioso sottostante alle rocce  del M.Pizzocco.
Qui' sono state messe delle corde di ferro, ora
malandate ed  insicure,  ma si  passa lo  stesso  con  un  po' di
attenzione  senza dover usufruire delle  stesse.  La  parte bassa
dello Scalon e'  attrezzata con una scala di legno con sette-otto
pioli ed  una corda fissa.  Entrambi  sono in cattivo  stato. Una
lapide  posta a  ricordo  di  un'alpinista  deceduto  completa il
quadro  ambientale,  sicche', chi  transita  con sollievo  pone il
piede sulla sottostante morena  da  dove il sentiero riprende agevole.

NB: al 2016 lo Scalòn è stato riattrezzato con scala metallica e corda nuova.


 Lo 'Scalòn' al 1985 - Sembra inclinato ma in realtà è verticale.


        Ora si  attraversa  il  canalone detritico (mt.1350) che
scende dalla base  della parete  est  del  Pizzocco (meravigliosa
parete di  800  mt.  che scende a  picco nella val Falcina)  e si
risale  la  forcella   Intrigos  (mt.1757)  aggirando  dei  salti
rocciosi e per  buon  sentiero  che  non   presenta  alcun tratto
difficoltoso:   molto  ripido  e  con  moltissimi  tornanti.  Ben segnato.
    Da forc.Intrigos si  diparte un  sentiero  segnato (segnavia
CAI)  che per crestina  ed  attraversando  dele  pale  erbose, si
congiunge al sentiero che sale il M.Pizzocco  dal Biv.Palia. (ore 1.30)
    Il sentiero ora scende ampio e con numerosi tornanti fino al
bivio ( mt.1470) per il biv.Palia 1570 mt (lo si puo' raggiungere
salendo in circa 20 min.)
    Si   scende   ancora   per   buona   mulattiera   (sent.851)
oltrepassando  un  bivio  (segnavia)  dove  un  sentiero proviene
direttamente dal biv.Palia a quota 1250 mt. ed aggirando la costa
portandosi sul versante sud della stessa. Si scende oltrepassando
la rotabile sterrata a quota 950 mt. (segnavia) e poi giu' ancora
per  mulattiera  fino  ad   incrociarla  di  nuovo  a  mt.825. Si
prosegue  per la  strada  fino a localita'  Fontanelle di Roncoi. mt.750.
  
    Dal Passo Cimia ore 3 - 4
    Percorso opposto ore 5.30-6
    Dislivello mt. 400 in salita, mt.1700 circa in discesa
    Acqua: al ricovero di quota 1550 mt.
    presso lo  scalon,  salendo forc.Intrigos
           




TRAVERSATA DAL PASSO FORCA AD ERERA  PER LA COSTA OVEST DEL M.COSENT
Sentiero nr.851
        ore 1.30 circa
        Dislivello mt.50 in salita, mt.200 in discesa.

        Dal  Passo Forca si segue il sentiero segnato che prosegue in
        leggera discesa in direzione del M.Colsent, verso Nord-Ovest.
        Si  cala  nella conca carsica e la si risale pervenendo ad un
        primo  bivio  dove il sentiero a sinistra, segnato male, cala
        mantenendosi  sulla  sx  orografica  verso  Casera Vallonetto
        (Ruderi). (Bivio circa a 1860 mt.)
        Si sale ancora per il canale erboso una cinquantina di metri,
        pervenendo  ad  un secondo  bivio grossomodo a quota mt.1900.
        ( Qui la traccia segnata  sale una valletta a destra verso
        est  taglia  per banche  dirigendosi verso il Passo di Cimia)
        Si  devia per traccia verso sinistra  oltrepassando la costa
        baranciosa  sino  ad  un  altro bivio (circa trenta metri dal
        precedente)  dove  il  sentiero  alto  per  casera Vallonetto
        scende diagonalmente verso ovest. (Segnaletica buona)
        Si prende la diramazione in salita verso nord-ovest superando
        un  passo  su roccette e poi il sentiero prosegue con piccoli
        saliscendi  su  terreno carsico superando alcuni avvallamenti
        ad ovest del M.Colsent.
        Si  prosegue  poi  poco  agevolmente  in leggera discesa ed a
        lungo  in  terreno  barancioso  e  fortemente carsico, sino a
        raccordarsi  con  la  strada che (visibile a sinistra) scende
        dalla forcella della Covolada verso Erera.
        Il sentiero e' ben visibile e ben segnato su terreno.
        In breve si risale il prato verso la Malga di Erera.

        In questo tragitto purtroppo non e' commisurabile la distanza
        su  carta  topografica  con i tempi di percorrenza, in quanto
        il  terreno  carsico  porta  ad aggirare innumerevoli dossi e
        doline rendendo lento l'avanzamento.
        Il  tempo  riportato  e' quello di una persona che cammini in
        continuazione con passo lento e costante.




Al passo Forca per Casera Pinea e ruderi di cas. Vallonetto.




Salendo verso Erera-Brandol, si incontra sulla dx l'ex malga di Pinea.
a m.1633. Si prosegue per la strada, circa 60 metri sino ad una radura,
dove si inoltra ad est  il sentiero che è contrassegnato da bolli rosso-bianchi.
Usciti dal bosco si cala in una depressione dove alla quota di m.1686 vi sono
i ruderi di Cas. Vallonetto. Seguendo la segnaletica, verso est  per terreno aperto,
carsico e baranci si perviene alla quota 1870 al bivio con il sentiero proveniente
da Erera, (diramazione per Passo Cimia verso NordEst ).
Si prosegue a sud-est per terreno aperto raggiungendo con un minimo saliscendi
il Passo Forca a m.1862. (ad est la Cima di Valscura, a Sud-ovest la Pala del Ciso)






      
    
       

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