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Monte Rosa - Piumovimento trekking dalle Dolomiti

(Sito parzialmente in costruzione)
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Monte Rosa

Appunti per una salita alla P.Gnifetti e Zumstain del M.Rosa
(Salite effettuate il 14 Settembre 1981 ed il 28-29 Agosto 2002 dal Rif.Gnifetti da  Alagna Valsesia)

Tempo di percorrenza stradale: Belluno-Alagna Valsesia ore 6 circa in autostrada VI-MI e poi MI-TO oltrepassando di 13 Km Novara e prendendo la diramazione autostradale per Romagnamo e Ghemme. Uscita a Romagnano seguendo poi le indicazioni per Borgosesia ed Alagna. Per l'accesso da Gressoney proseguire per la MI-TO seguendo le indicazioni per AOSTA ed uscire allo svincolo di Pont St. Martin  proseguendo  poi per Gressoney - La Trinitè.
Prima della partenza bisogna prenotare la mezza pensione ai rifugi ed informarsi sugli orari degli impianti di risalita - sconto CAI nei rifugi considerati di categoria D.

ACCESSO A PUNTA INDREN

Avvicinamento:  Da Gressoney con la cabinovia che perviene con due tronchi al passo dei Salati a mt. 2970.
                           Si sale per il percorso segnato 6c per la cresta dello Stolemberg raggiungendo il Colle superiore  delle Pisse m.3112  e proseguendo sino alla funivia di punta Indren m.3260. (ore 1.45 - dislivello m.350)  Tel. Impianti:0125.367111-  Da Alagna Valsesia con la funivia che porta in tre tratte (ovovia-seggiovia-funivia) alla Punta Indren  (Dislivello 2000 mt- costo 20euro con ritorno)
                           (sembra che dal 1 sett. 2002 la funivia debba essere rinnovata) Tel. Impianti 0163.922922


Da Punta Indren verso il rif. Città di Mantova





ACCESSO AI RIF. CITTA' DI MANTOVA e RIF. GNIFETTI (1)

Rif.Città di Mantova tel.0163.78150     Rif. Gnifetti Tel.0163.78015
Tempi reali effettuati camminando molto lentamente comprese le piccole soste.
Normalmente il percorso non richiede ramponi ai piedi anche se vi sono piccoli crepacci nel percorso.
ImageImageDalla funivia di Punta Indren ci si abbassa per una decina di metri per una stradina verso ovest. Si sale diagonalmente a destra per neve e detriti oltrepassando un impianto di risalita. La traccia quindi si fa meno pendente ed attraversa completamente il ghiacciaio dell'Indren superando un altro impianto di risalita sino alla fascia di rocce che viene raggiunta alla quota di m.3350.  45min. tratto comune. (Sulla cresta in alto ad ovest croce e cavalletto di teleferica)

                         
Vi sono due possibilità per oltrepassare le rocce: salirle direttamente per il sentiero attrezzato con corde fisse molto grosse ed in questo caso si arriva sulla cresta piu' in quota di circa 30 mt. rispetto al rif. Città di Mantova ad una distanza di circa 200 mt. e questo percorso non presenta problemi in caso di nebbia.
(per  raggiungerlo calare per lieve pendio a s.ovest )  30 min. dal bivio di m.3350 all'attacco delle roccette.
Dalla cresta per il Rif.Gnifetti si sale obliquamente verso nord per pista su neve e poi per largo sentiero intagliato nella roccia e scalini in pietra, pervenendo in circa 25 minuti.
Poco prima del rifugio rasente le rocce cala da nord-est la traccia di salita-discesa del M.Rosa.
Tempo totale di ore 1.40 da Punta Indren.



La seconda possibilità è quella di aggirare la cresta di rocce verso sud. Si segue la pista su neve che si dirama in piano verso sud-est un centinaio di metri prima di arrivare alle roccette. Si supera un salto di roccia di circa cinque metri con l'aiuto di corda fissa molto grossa. Si prosegue per sentiero (segni rari giallo-rossi) sino alla spalla soprastante dalla quale si scende qualche metro per nevaietto. Si rimonta aggirandola un'altra spalla ove vi è un palo, un muretto a secco in pietra ed un cartello giallo. mt.3425- (2)   Si sale diagonalmente verso Nord per sfasciumi verso il già visibile rif. Città di Mantova e lo si raggiunge in circa 25 minuti dal bivio di m.3350. E' visibile il rifugio Gnifetti oltre il ghiacciaio del Garstelet. Dal rifugio per pista su neve verso nord-est ci si ricongiunge alla pista precedentemente descritta alla quota di circa m.3550. Tempo totale di ore 1.40 da Punta Indren.
Dalla cabinovia dei Salati ore 3.30 totali per entrambi i percorsi.
Il percorso basso che aggira le rocce è più consigliato in quanto a parità di tempo è meno ripido e camminabile con più tranquillità.    
(NB. Tempi controllati con altra comitiva che seguiva il percorso alternativo)
Aggirando le roccette per percorso facile    




(1) Info al 2002 - Particolarità del rif.Gnifetti: la sala Bar sottostante è adibita a reception , colazioni e pasto di mezzogiorno. La sala soprastante è adibita a cena che viene servita alle 19  con self-service con prezzo di mezza pensione escluse bevande -fila per il self-service. Vi è locale per deposito ferraglia e  scarponi - vi sono pantofole in abbondanza. Di notte serve la pila poiché non vi sono luci. Servizi igienici critici- aperti 2 su 6.   La prima colazione viene servita alle 5.30 e su richiesta alle 5.00. La mattina presto 5.30-6.00 è possibile già  calzare i ramponi sulla terrazza alla luce ottima di tubi al neon esterni  e partire al buio già legati giù per le scale in  pietra sino al nevaio del Gastelet. Partendo prima delle 5.30 bisogna prepararsi alla luce delle pile e saltare la  colazione. Dal rifugio Gnifetti collegamento cellulare solo a tratti in base alla propagazione.
(2) Alla quota di circa 3425 m. vi è il bivio con una traccia di sentiero che dalla cresta (ove vi è il palo, muretto e cartello giallo) cala verso sud-ovest per ghiaioni verso il colle Salza  (3000m) Il percorso passa sopra rasente ad un piccolo laghetto glaciale. Oltre il colle Salza si scende  a Stafal mentre calando giù per il costone del laghetto si scende verso il Rif. Del Lys e gli impianti di risalita intermedi dei Salati.





SALITA AL M.ROSA
Rif. Regina Margherita tel.0163.91039



Abbiamo indossato:  guanti a muffola ed abbigliamento invernale. (noi abbiamo indossato maglia lana-camicia-maglione-giacca goretex  (o kway) ed abbiamo lasciato nello zaino e mai indossato il duvet di piuma con zero termico a 3200m e -11°C a 4500mt.)  Scarponi cuoio ben ingrassati con grasso sintetico sulla tomaia e grasso di foca sulla pelle senza alcun inconveniente di piedi bagnati nemmeno al ritorno.
Bastoncini da sci per la progressione ma con picozza a portata di mano usata solo nei 50m di discesa dalla vetta. Ramponi  e  passamontagna con berretto leggero da sole per le ore centrali. Le ghette non servono se non vi è neve fresca appena caduta . (io le ho tenute nello zaino e mai indossate senza problemi sino alle 14.00). Imbrago basso e legatura corda 9mm -  8mt con due nodi palla a 3m e maniglie prusik corte di 70 cm. -  Altri 8m di corda in conserva.


DESCRIZIONE DELLA SALITA

Si scende con i ramponi già ai piedi per dieci metri sino al ghiacciaio del Garstelet e si risale rasente la roccia sino alla spalla soprastante dove il ghiacciaio è crepacciato ma si fa quasi piano e si procede per pista verso NE sino sotto alla parete ovest della Piramide Vincent m.3750 da dove si obliqua verso nord salendo a zig-zag rispetto alla pista di discesa cercando di invertire il percorso quando si è prossimi ai crepacci.

NB: la pista visibile è quella di discesa, quindi è meglio non compiere l'errore che fanno quasi tutti di seguirla anche in salita, con conseguente grande fatica fisica. Le tracce dei ramponi si vedono pochissimo in superficie al mattino e quasi tutti seguono l'unica traccia visibile cioè quella di discesa.







Zigzagando attorno alla pista di discesa ed oltrepassando un buon numero di crepacci  nel punto  dove passa la pista di discesa, si perviene al piano sottostante il roccioso Balmenhorn  (Biv.Giordano) a circa 4.020 metri dove vi è il bivio di tracce che a sinistra verso nord-ovest portano al Passo del Naso del Lyskamm (ben visibile tutto il percorso) ed  a destra verso est al Colle Vincent.
Qui vi sono due possibilità:
A) salire ancora zigzagando larghi attorno alla traccia sino a che la temperatura della neve lo consente senza sprofondare (ore 8.30-9.00) e seguire poi la pista quando essa diviene meno ripida passando a sinistra del Balmenhorn sino al Colle del Lys a mt.4248. (Classico punto si sosta per ristorarsi e fare foto - percorso più ripido ma più breve)
B)Prendere a destra verso est seguendo la traccia che traversa sotto al bivacco sino al colle Vincent (m.4088) e giunti a questo si tralascia la traccia di destra (che sale alla Piramide Vincent disl. 150m di pista) e si prende la traccia verso nord-ovest a sinistra che porta al Balmenhorn e Biv. Giordano con il Cristo a m.4160.(Volendo si può salire al bivacco - 10m di corde fisse ed effettuare qui una sosta

)

Dalla base del Balmenhorn si rasentano le rocce a destra (crepaccia)  e si salgono tre metri ripidi sino alla cresta pianeggiante che andrà seguita a destra per venti metri ad est fino alla traccia che verso nord quasi in piano passando sotto al Corno Nero ed alfine passando appena sotto ai seracchi della punta Ludwigshohe porta al Colle del Lys .(percorso raccomandato perché un poco più lungo ma più vario e meno faticoso)
Già prima di giungere al Colle del Lys dapprima si scorge a sx la Roccia della Scoperta, una sporgenza rocciosa che segna la massima depressione della cresta , (m.4153 più bassa del Biv.Giordano) ove a sinistra si diparte la cresta est del Lyskamm.
Poi affiora all'orrizzonte la Punta Dufour  e le tre cime Dufour, Zumstain e Gnifetti appaiono assieme una volta giunti al Colle del Lys.  Ad Est Il Colle delle Piode separa la Punta Ludwigshohe dalla Punta Parrot.   




NB: dal colle del Lys si diparte la bella  cresta (pista che sale per 100m. verso sud-est) che sale la cresta
       ovest della punta  Ludwighshohe. Dalla punta è possibile scendere brevemente per la cresta sud al Colle
       Zubriggen (70 m) e risalire il Corno nero (50m) che a sua volta cala ad ovest per ripido pendio
       nevoso di circa trenta metri e poi con lieve pendio  si raccorda alle piste di salita. Dal Colle il panorama
       sul Lyskamm, M.Cervino, Ghiacciaio del Grenzgretscher e plateau verso Zermatt è imponente, con
       aspetti quasi Himalayani..

Ora dal Colle del Lys m4248 si prende verso est in discesa e quindi verso nord-est sempre in discesa per aggirare i grandi crepacci che si aprono sul versante nord della Punta Parrot  (ed in questo modo perdiamo circa cinquanta metri di quota ) quindi si risale in direzione dei seracchi sud della punta Gnifetti , passando sotto al Colle Sesia ad una quota di circa m.4250 (circa 50mt. sotto al Colle Sesia - bivio della pista con altra pista che cala per il ghiacciaio del Grenzgretscher e Rif. MonterosaHutte)
Si sale diagonalmente verso NNO sotto ai seracchi della Punta Gnifetti che verranno aggirati a nord rimontando poi a NE con minore pendenza sino alla quota di m.4500 ove poco prima della vetta vi è un piccolo pianoro.



NB: Qui si diparte la pista per la Punta Zumstain verso nord sino al colle Zumstain (m.4450) e quindi per la cresta nevosa e roccette sino in vetta m.4563. In discesa la pista segue la cresta del Colle Zumstain e si raccorda all' ultimo "rivetto" per salire la vetta.(dislivello circa 100m.- Ore 1 circa.)

Un penultimo tornante verso sud ( "il Rivetto") ed un ultimo tornante verso NE ci fanno superare gli ultimi ripidi cinquanta metri per giungere alla vetta del M.Rosa ed alla capanna R.Margherita a m. 4554.
Anche dalla vetta i collegamenti cellulari sono possibili solo a tratti  ed in base alla propagazione.




 
          Dal Colle del Lys verso il rif. Regina Margherita                                               Dalla vetta verso il Lyskamm




Dal Rif. Gnifetti    salita ore 5 circa - sosta in vetta ore 1 - Discesa ore 2 circa.
Tempo totale con piccole soste 8 dal rif. Gnifetti.
Dislivello m.1000 circa

NB: Lo zero termico in agosto-inizio settembre si aggira sui 3000-3500 mt. la temperatura in vetta al M.Rosa con questi parametri di zero termico varia dai -7°C ai -11°C e presso il rif. Gnifetti da -1°C a -°3 all'ombra mentre al sole in assenza di vento si può restare a dorso nudo. Tutto ciò che non è indispensabile per la salita (ricambi biancheria, mantella, pila, necessaire, sacco-lenzuolo ecc. può essere riposto in un sacco di plastica presso il locale deposito scarponi ed attrezzi e ripreso al ritorno.




Nota storica del 1886
La capanna Gnifetti era già agibile
era in progetto altra capanna sul Colle del Lys






(Da bollettino CAI del 1885)

NB: La capanna sul Colle del Lys non venne mai realizzata, però, per scopi militari, venne eretta una capanna sul Balmenhorn negli anni del primo conflitto mondiale, in seguito ristrutturata come è ora, da considerare solo come emergenza.




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