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Costabella - Cirelle - Piumovimento trekking dalle Dolomiti

(Sito parzialmente in costruzione)
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Costabella - Cirelle

Dolomiti > Dol. Agordine Trentine > Marmolada



Anello per sentiero attrezzato Gino Badia e 'Bepi Zac' alla Costabella
Dalla Val di San Niccolò

NB: L'anello per la Costabella è fattibile sia dalla Valle di S.Nicolò, che riguarda questa descrizione e che si avvale della via attrezzata 'Gino Badia', che dal Passo San Pellegrino. La recente seggiovia 'Costabella' dal passo (Luglio-Agosto) porta ad una quota di m2265 e consente di effettuare il tour con soli 700 m di dislivello contro i 1140 m. di questa che però è superlativa.


                                             La Val di San Niccolò con sfondo Catinaccio dalle creste di Costabella





Anello sulla Costabella dalla Val San Niccolò
Avvicinamento: Da Pozza di Fassa si seguono le indicazioni per Meida e Val di S. Nicolò. Si prosegue per la valle per circa 9 km. Sino al ristoro di Baita Ciampiè a m. 1828.
Dalla Baita Ciampiè si prosegue ad est (strada) per circa duecento metri, poi ad un bivio si segue il sentiero CAI-641 che si addentra verso la Val di Quam (o Cuam). Attraversato per ponte il rio di S.Nicolò il sentiero risale con ampi tornanti la costa di bosco e pascoli sino alla Sella di Palacia m 2259. Bel panorama sulla alta Val di S.Nicolò e Col Ombèrt. Leggermente in discesa verso ovest sino alle baite di Pieif m.2183. ore 1.20 dal park.


 
                              Monumento austriaco ai caduti e segnaletica in Val di S.Niccolò


                  Segnaletica sulla pista forestale che si abbandona per il sentiero indicato


                         Salendo alla Sella Palacia, la testata della Val di S.Nicolò con Col Ombèrt e Marmolada





                                                                            Sopra e sotto: presso i pascoli di Pieif



Ci si ricongiunge tra i bellissimi pascoli al sent. 640 proveniente da valle al di sopra del lagoe e si seguono le indicazioni per il sentiero attrezzato ‘Gino Badia’. Il percorso aggira per ghiaioni le rocce del Sass dal Pieif m.2522 e si infila nel bellissimo anfiteatro di crode tra le Pale di Carpella e la Ponta dell’Ort. E’ già visibile il netto intaglio in cresta che dovremo raggiungere. Attraversando per ghiaie con due tornanti si arriva all’attacco della breve via ferrata. (indossare l’attrezzatura)





                                                   Il tracciato del breve sentiero attrezzato 'Gino Badia' per il passo Selle


                                 Lungo il sentiero 'Gino Badia' completamente attrezzaco con corde fisse metalliche

Si prosegue in forte pendenza per il canalino diagonale (corde fisse continue) che porta a raggiungere l’intaglio di cresta m.2515 dove termina il tratto attrezzato. Siamo già in vista della conca dell’alta Val dele Selle con le creste delle Selle ed il Rifugio Passo Selle. In venti minuti , tagliando alla base i ghiaioni ovest del Lastè Piciol si raggiunge il rifugio Passo Selle m.2530. Circa 1:45 ore dai piani di Pieif.
A nord del rifugio sale ben visibile il tracciato CAI-637 per la ferrata ‘Bepi Zach. E’ meglio imbragarsi al passo Selle anche se non serve subito, perchè in seguito sarebbe più scomodo.


                   Il termine della via attrezzata presso il caratteristico intaglio delle creste di Pala Carpella


Insolita vista del Passo Selle: tutta la piccola conca, durante il primo conflitto mondiale, era zeppa di baraccamenti austriaci, defilati dal tiro italiano del Juribrutto.


A sx il Passo Selle: le creste erano fortificate con bunker per artiglieria.
Presso il rifugio Passo Selle vi è esposta molta documentazione fotografica austriaca.






Si raggiunge la cresta del Lastè Piciol per terreno instabile aiutandosi anche con funi metalliche, poi il tracciato, sempre ben segnato e battuto, segue le creste talvolta attraversando sottocresta a nord. Vi sono molti muretti di guerra e piccole grotte di guerra, alfine si raggiunge la vetta del m. Lastè Grande m.2716. La cresta è molto panoramica e porta quindi ad attraversare lungamente (corde fisse continue) la parete rocciosa della dorsale nord-ovest per cengie ove si incontra un ricovero di guerra in grotta, restaurato. Un tempo poteva contenere sino a 12 militari. M. 2700 circa.
Si sale raggiungendo quindi la vetta della Campagnacia m.2737, Croce. Una piccola tranquilla discesa porta ai trinceramenti austriaci ancora ben conservati siti a nord-ovest della massima depressione di cresta.

NB: un breve percorso attrezzato con funi cala da qui verso valle in direzione Passo San Pellegrino, si tratta di un percorso di emergenza che può interrompere praticamente a metà il lungo sentiero attrezzato. Esso sfiora inoltre bunker austriaci di tiro per la protezione della agibile valletta.








La Cima di Costabella m. 2765 è sopra di noi in una posizione veramente strategica. Ore 1:15 dal Passo Selle.

NB:La Cima è disseminata di appostamenti sotterranei scavati nella roccia. Sul versante nord della Costabella vi erano numerosi baraccamenti in cengia, collegati in galleria con le posizioni sud di vetta. Proseguendo cinque minuti verso est si raggiunge un’antecima da dove gli austriaci avevano effettuato una galleria di contromina (mai finita né usata) per fare saltare la galleria di mina italiana sottostante.



                                                        Uno dei passaggi attrezzati con scale

Si prosegue sfruttando corde fisse e scale, mantenendosi sempre in cresta sino ad avvicinarsi al Sasso (Castello) di Costabella m. 2730 dove erano appostati gli Alpini. Sono ben visibili le finestre ove erano puntate le mitraglie ed artiglierie.
Otre il ‘Pian di Neve’ sotto le paretine ovest del Sasso (Castello) di Costabella, si distacca il sentiero (CAI-837 bivio a m.2690) che permette il ritorno in Val di San Nicolò.


Il sentiero che scende a sx è quello per il ritorno in Val di San Niccolò. La finestra di roccia sul Castello di Costabella m.2730 era adibita al tiro italiano con pezzi di artiglieria da montagna.

B: il Sasso o Castello di Costabella, vera roccaforte degli Alpini, è stato riportato come era una volta, sono state ripristinate scale, funi metalliche, gallerie in una della quali vi sono anche tabelle esplicative. Il Sasso permette una salita con scale e corde da nord, ed un ritorno per canalino attrezzato ad ovest (un minuscolo giro ad anello)

 
                 Il bivio in cresta dal quale si prende in discesa vrso la sottostante Val di S.Niccolò

                       Punta Penia della Marmolada, a dx Impianti di Punta Rocca dalla vetta della Costabella


       Molto interessanti geologicamente le stratificazioni nere che sono una caratteristica della Costabella

Si scende a nord per sentiero su ghiaie e quindi si traversa per cengie oblique su sentiero mai pericoloso superando curiose stratificazioni rocciose nere. (non vi sono corde metalliche). Si ritorna nei ghiaioni terminali (tornanti) molto ampi che riportano a seguire il sentiero CAI-837 della Val de Quam (acqua a m.2175) e quindi alla Baita alle Cascate (ristoro) m. 2005.



                                      Segnaletica vicinoBaita alle Cascate (ristoro)  Loc. Sonta a m. 2071

 
Ore 6/7 percorso complessivo - acqua al rif. Passo Selle o di fusione della neve – dislivello complessivo m.1140
Cartografia TABACCCO carta n.06 Val di Fassa GPS-UTM 1:25000
Ulteriori informazioni:
http://www.fassaweb.net

 




(in lavorazione)

Anello per sentiero attrezzato 'Bepi Zac' alla Costabella
Dal Passo di San Pellegrino

                                                                                 Da sx le creste di Costabella a dx Cima Uomo



Questo percorso parte dal piazzale del Passo S.Pellegrino inoltrandosi per la stradina asfaltata che passa accanto all'impianto sciistico in direzione della Cima Uomo.Dopo quattrocento metri si seguono ad ovest le indicazioni per sentiero n.637b che, sempre ben segnato, prima per stradina e poi per sentiero. porta a risalire con ampi tornanti i ghiaioni sottostanti la forcella di Ciadìn dai quali iniziano le funi metalliche.(m.2600). Presso la Forcella Ciadin (m.2664) un bivio con indicazioni per forc.Uomo,Laghèt e Val di Tasca. Ore 2.30 dal park..

                                                                 
                                                        Bivio sui prati di San Pellegrino


                                                                                    Il Bivio di sentieri a forcella Cadin

L'tinerario segue la via attrezzata 'Bepi Zac' che richiede il set da ferrata ed una pila frontale per le numerose gallerie che andranno percorse. Dalla sella (m.2682) tra la Cima della Campagnacia e la Cima di Costabella è possibile dimezzare ed interrompere il giro scendendo a valle con una breve e facile diagonale attrezzata.



                                                                     Camosci per niente impauriti alla Forcella Ciadin







Dalla finestra italiana del Sasso di Costabella la cima della Costabella con le gallerie per l'artiglieria austriaca. Sotto alla cima, al Pian di neve, la galleria di mina italiana scavata cinquanta metri sotto alla contromina austriaca

                      Dal Sasso (Castello) di Costabella: Pian di neve ed al centro, scura, la cima di Costabella


Alla forcella Ciadin è d'obbligo non proseguire diritti verso il bivio per la Val S.Nicolò (più breve) ma godere la salita al Sasso (Castello) di Costabella, raccordandosi poi nuovamente con il sentiero CAI-637.
Salita la spettacolare scala in grotta del Sasso di Costabella ed ammirato il grande panorama dalla cima, si scende per un canalino attrezzato dove, in una grotta, è sito il museo della guerra.
Il tracciato discende il canalino attrezzato e, superato il bivio (quota m.2700 per la Val S.Nicolò), prosegue sino alla galleria della mina italiana (mai esplosa). Quì il sentiero lascia il posto ad una bella paretina attrezzata sotto lo spigolo est (40 mt. corde fisse) e subito penetra in galleria con stupende finestre panoramiche.










            Cima Uomo e basso, alla fine del Pian di Neve, il Sasso di Costabella (dalle gallerie austriache)


                                               Bunker in vetta alla Costabella, sfondo Focobon e Cimon della Pala

       La cima di Costabella da ovest. Sulla dx la antecima dove vi era l'ingresso della contromina austriaca.




La sella tra La Costabella e la Campagnacia con la breve via attrezzata per interrompere la lunga traversata




                                              Vetta della Campagnacia, sfondo Agnòr,  Focobon e Cimon della Pala

Si perviene al punto più alto sulla Cima di Costabella a m.2761 dove, oltre alla galleria di contromina austriaca sita curiosamente in cresta, è possibile visitare l'intricato sistema di tunnel che supportavano la difesa della Cima. Ore 1.30 da Forc.Ciadìn.
Si scende tra trincee e gallerie sino alla sella a m.2682 dove, volendo interrompere il percorso come già detto, è possibile scendere a valle verso sud (indicazioni).



     A dx della Campagnacia Il tragitto che permette di interrompere l'alta traversata e scendere a valle


Una breve salita porta alla cima del M.Campagnacia. Ore 0.30 dalla cima Costabella.
Si scende a sud-ovest del monte per ripido sentiero in un canalino e quindi per creste attrezzate.
L'attraversamento delle creste del M.Lastei Grande avviene sul lato nord, tutto l'attraversamento è dotato di funi metalliche e si giunge al ricovero austriaco in grotta che è stato ripristinato recentemente.(agibile solo per emergenza, molto umido).

 
                                 Il ricovero austriaco sulle alte cenge nord del Lastei Grande


Si prosegue con tratto in galleria e tratti attrezzati aggirando a nord il M.Lastei Piccolo ed infine calando con un tratto attrezzato verso il rifugio ben visibile in basso presso il Passo Selle. Ore 1.15 dalla Cima di Campagnacia.

                                                                   Il Passo Selle ed il Rifugio Selle scendendo il Lastè Piciol


Dal passo una stradina (sent.CAI-504) riporta verso est alla seggiuovia (indicazioni) ed al Rif. Baita Paradiso per poi giungere al Passo San Pellegrino.Ore 1 dal rifugio.

Ore 7 circa  dislivello complessivo m.1000 circa - Sviluppo km.12.5
Cartografia 4Land-Rovereto UTM-WGS84 n.109 Val di Fassa -Latemar -Monzoni (molto precisa)
Cartografia TABACCCO carta n.06 Val di Fassa GPS-UTM 1:25000
Ulteriori informazioni:
http://www.fassaweb.net






(in lavorazione)

Facile camminata (o ciaspolata) a Fuchiade (Passo S.Pellegrino)
(traccia gratuita GPS disponibile sui link citati)

Una passeggiata con le racchette da neve per tutti: dal passo S.Pellegrino nelle Dolomiti con grande panorama sulle vette circostanti. Anche in estate è un tragitto facile per famiglie.
Sul versante Bellunese del passo una stradina porta al park Flora Alpina, qualche metro aldilà del ponte sul Rio Zigolè. Da questo ponte si sale per la stradina innevata in direzione nord e dopo duecento metri si prende decisamente ad ovest verso un ben visibile sbancamento di guerra, seguendo una mulattiera innevata che si inerpica diagonalmente nel bosco di pini. (al 2010 non c'è segnaletica - usare il GPS)
Il sentiero si congiunge alla strada che da passo S.Pellegino porta al rifugio di Fuchiade. Questa strada è percorsa da un gatto con rimorchio che fa la spola assieme ad una slitta trainata da due cavalli per portare i turisti al rifugio Fuchiade, sito in una conca splendida sotto alla Cima Uomo (m.3010). Si segue la strda sino a superare i fienili di Règola e Sbrinz sino al Rifugio. (Ristorante aperto anche in inverno).
Dal Rifugio si sale poi la costa della Schita per una delle molteplici traccie di salita sina alla cresta da dove si può godere di un bellissimo panorama: ad est la Forca Rossa con la Cima della Banca ed il M.Formenton, ad ovest il Passo Selle, le cime di Costabella e la Cima Uomo. A Sud sono ammirabili gli altopiani del Rosetta con il Focobon e frontalmente il Col Margherita con la funivia e le piste da sci.
Si segue poi in discesa la costa della Schita sino ad attraversare i piani sottostanti 'Cian dal Vis' e calando poi per una pista sciabile sino alla strada innevata di Valfreida che va seguita in discesa sino al park.

Dislivello mt.180 - Sviluppo km. 5,00 - Ore 2.45







(in lavorazione)

Al Passo Ombrettola per le Cirelle (Zirèle)
Dalla località Fuciade






(in lavorazione
Anello per la Forca Rossa
partendo da Rif.Flora Alpina e ritorno per Fuchiade









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