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Settsass - Piumovimento trekking dalle Dolomiti

(Sito parzialmente in costruzione)
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Settsass

Dolomiti > Cortina-Cadore-Comelico > Cortina

Anello dei Settsass dal passo di Valparola
(traccia gratuita GPS disponibile sui link citati)





Il Passo di Valparola con l'omonimo lago e rifugio




Museo all'aperto presso il forte 'Tra i Sass'


Traversata sotto alle pareti dei Settsass


Col di Lana, Sief e Marmolada visti dalla baita sotto il Piccolo Settsass


il dente dei Settsass con il gruppo del sella


Panorama verso Corvara e gruppo Puez


Bivio per la vetta dei Settsass


Versante nord dei Settsass con panorama verso Conturines


Attraversata della zona nord dei Settsass


        ANELLO DEL GRUPPO DEI SETTSASS
  
Si tratta di una escursione in ambiente dolomitico aperto, ambientato
 in luoghi dove si svolsero aspri combattimenti nella grande guerra.
 Il giro e' pittosto lungo, offre la possibilita' di salire anche la
 vicina vetta del Settsass (mt.2571) ed offre una grande panoramicita'
 sulle Dolomiti ampezzane ma anche sul gruppo della Marmolada, Sella,
 Conturines e dolomiti dell'alta Badia.
 Non presenta difficolta' ed il percorso e' interamente segnato.
 La copertura telefonica cellulare e' pressoche' continua.
Ore 7/8 circa
 Dislivello complessivo mt.900
 Acqua presso il sentiero a q.2159 canalino con nevaio.
      presso sorgente di cresta a mt.2300
 
Avvicinamento
 Dal passo Falzarego verso il Passo di Valparola, si può parcheggiare
 l'auto presso il Rif. Valparola oppure, se il parcheggio e' pieno,
 presso il forte "Tra i Sassi" dove svariati sentierini portano giù
 al sentiero vicino al laghetto. (mt.2170)
Descrizione del percorso
Inizialmente è possibile giungere alla forcella pratosa (m.2227) a sud del Piz Ciampai sia seguendo il sentiero n.24 dal rifugio Valparola mantenendosi a sud della quota m.2241, sia seguendo il sentiero che si diparte a nord-ovest del rifugio ed aggira la quota a nord.
 Entrambe sono mulattiere molto larghe, con indicazioni e segni CAI.
 Dalla forcella si salgono le laste per sentiero con fondo roccioso ma sempre ben largo, si sale sino a raggiungere i trinceroni delle creste dove ancor oggi vi sono fortificazioni ed opere in grotta austriache.
 Il sentiero poi permane a nord delle  creste fortificate ed avanza con qualche saliscendi, poi decisamente infila una valletta che segue in discesa sino a giungere ad un rivo (a nord spesso piccolo nevaio) m.2159.

NB: qui si raccorda la traccia di discesa di chi vuole scendere rapidamente dalle creste del Settsass giu per i ghiaioni. (il sentiero e' segnato anche sulle carte Tabacco.   
Si prosegue in terreno mugoso, qualche larice ci accompagna a superare la costa boscosa che ci immette nel Vallone Pudres, largo ed agibile anche in discesa dal Settsass.
 (Il sentiero con un ampio giro ci riporterà poi in cima a questo vallone)
 superato il vallone puntando diagonalmente verso la costa delle Pizzade che presenta rada vegetazione di larici ed abeti, si giunge ad un bivio a quota m.2300, qualche minuto prima di aggirare la costa. (sorgente di acqua cinque minuti verso sud, verso la costa del Settsass, ultima acqua del giro)-   re 2 circa

Presso questo bivio bisogna decidere se salire il Settsass (perditempo di circa ore 1.30) oppure se continuare ad effettuare il giro senza salire la vetta.
 In presenza di tempo con condizioni temporalesche e' meglio evitare la salita per la vetta.
Salita alla vetta del Settsass
 
Si segue il sentiero di sinistra verso sud e, superata una originale sorgente di acqua di cresta, si taglia la costa pervenendo sulla cresta della montagna m.2325. Dei massi piatti invitano alla sosta ed il panorama sul Sella, Marmolada, Odle,Puez è grandioso. Sotto a noi verso ovest i grandi pascoli del Cherz.(un sentiero cala verso i prati per sfasciumi di colore rossastro giù per il costone ovest, sara' quello che faremo poi in discesa)
 Si segue il largo crestone con un passo in discesa, poi si perviene sulla parte alta del Vallone Pudres sempre per larga mulattiera che punta poi verso una grande ammasso di macigni inoltrandosi tra di essi.
In mezzo ai macigni vi sono ancora bene conservate le posizioni massicciate austriache della grande guerra e ricoveri in grotta.
 Si supera la zona dei macigni mantenendosi per sentiero piuttosto contorto ma non difficile sul versante est della montagna e quindi, sempre salendo diagonalmente per buon sentiero si perviene in vetta dove troneggia una croce metallica. m2571.
 50 minuti dalla forcella.
 
Si ritorna per lo stesso sentiero in circa 30 minuti presso la forcella dove per ghiaie rossastre si cala giu' per i prati ad ovest sino ad incontrare (segnaletica) il sentiero che avevamo abbandonato al bivio di m.2300 e che aggira in discesa la costa mugosa delle Pizzade.  Sotto di noi i grandi pascoli del Cherz.
 Si cala circa un centinaio di metri sino a ricongiungersi nei pressi di una baracchetta di legno al sentiero che porta, verso sud,  verso il  passo Sief .
 Lo si segue in leggera salita, superando i ghiaioni che calano dal Settsass, si oltrepassa una zona sconnessa con fondo pietroso, superando piu' avvallamenti detritici.
 Sopra la nostra testa la cima del Settsass.
 Si punta poi, sempre in leggera salita, verso una stretta forcellina.(mt.2181) che si risale per calare poi diagonalmente per il versante opposto, sotto alle crode tagliando un ghiaione.
 Un bivio presenta la possibilita' di salire alla forcella del Piccolo Settsass, ma noi proseguiremo in discesa sotto le crode verso l'ampia forcella pratosa che ormai e' vicina.
 La si raggiunge superando un cancelletto ad uso pastorale.(m.2262)
 Postazione di guerra in grotta alla base delle rocce, sotto il Piccolo Settsass.
 A sud il M.Sief ed il Col di Lana. Circa ore 2.30  dalla cima del Settsass.

NB:Il sentiero n.23 dovrebbe calare giù per il vallone di Gerda, ma esso è dismesso e conviene completare il giro raccordandosi con un sentiero segnato che cala dal Piccolo Settsass e che e' segnato difficile (non e' vero).
 
Dalla forcella pratosa si cala giu' verso una valletta con massi e poi si segue un sentiero che si mantiene a sinistra tagliando la costa erbosa del piccolo Settsass, alto sul vallone.
Aggirata la costa, il sentiero cala con qualche giravolta passando alto una cinquantina di metri sopra ad una caseretta (m2187- può offrire ricovero in caso di emergenza) e puntando sotto le crode del Settsass dove si raccorda in un rado bosco di larici e pini con il sentiero proveniente dal Piccolo Settsass. (bivio a 2200mt.circa)
 Si segue il buon sentiero che in discesa e sempre sotto alle belle pareti rossastre ci porta a lambire il bosco La VIzza mantenendosi tra le mughe ben tagliate ed i ghiaioni.
 Si lascia a destra a m.2000 il bivio sentiero n.23 e si prosegue con il Sass di Stria come riferimento, dinanzi a noi.
 Si perviene ai prati delle Laste, sattostanti al Rif. di Valparola con un passo in salita, superando due tornanti e risalendo un canalino con acqua. (non bere, pascoli di mucche soprastanti).
NB: linee austriache di difesa a sinistra in grotta, posto di mitraglia e trinceramenti. A destra il grande trincerone che sbarrava il vallone tra le mughe.   
Passando sulla destra della valletta per terreno paludoso, di segue il tracciato della strada di guerra che ci riporta al Rif. di Valparola. Circa ore 2 dal Piccolo Settsass.



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