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Gusèla del Vescovà - Piumovimento trekking dalle Dolomiti

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Gusèla del Vescovà

Dolomiti > Dolomiti bellunesi > Schiara Nord > Val Vescovà

Alla forcella della Gusèla del Vescovà dal rif. Furio Bianchèt
al Pian dei Gatt


                          Ritaglio carta IABACCO 1:25000 Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi


                        
Via attrezzata di accesso dal Van de la S'ciara alla forc. della Gusèla


Una escursione alla Gusèla del Vescovà per l'itinerario più antico e più facile che urilizzarono gli alpinisti degli anni 1800 per tentare la salita al monolite. Un brevissimo passaggio su roccia comunque seleziona chi non abbia una certa dimistichezza con la roccia dalla quota di m.1980, dove è possibile peraltro terminare l'escursione (già buona) godendo di una bella veduta dal terrazzo sotto alle rocce sul Van de la S'ciara e finestra del Balcòn, oltre che sul M.Talvena a Nord. Il dislivello complessivo è di m.1100 per un impegno andata-ritorno di ore 5 – 6.  Portarsi l'acqua necessaria.
E' consigliato l'uso dell'imbrago con moschettoni specie se si desidera arrivare anche al biv. Dalla Bernardina, frontale alla Gusèla in quanto vi sono passaggi attrezzati con corde fisse.

Dal rif. Furio Bianchèt si segue l'itinerario n.503 che si stacca verso sud-est per la radura che circonda il Pian dei Gatt. Il sentiero si infila nel bosco e si lascia a dx il bivio per il M.Coro (sent. n.537 - m.1300 c.).
Il sentiero piega poi salendo a sud con strette serpentine per poi piegare alla quota di m. 1500 decisamente ad ovest. Bivio. (avendo buon fiato e volendo accorciare il tragitto si può salire su diritti per il rivo sassoso dove vi sono vecchi segni rossi). Diagonalmente e con pendenza minore si attraversa tutto il Van della S'ciara sino sotto le roccie della Cima delle Pale Magre (m.1600) dove un sentiero anticamente molto usato si stacca  a nord-ovest verso i ruderi di Cas. Castelàz. Da questo punto si riesce a fotografare molto bene la parete ovest del M.Schiara con il tragitto da fare ed anche le pareti nord del M.Nasòn.
Verso sud-est si risale la sx orografica del Van sino alla quota di m.1725 c. dove il sentiero piega ad est raccordandosi con la 'scorciatoia' citata precedentemente e giungendo ad un pulpito erboso al centro del vallone con grandi massi. (m.1770 c. ottimo punto di sosta – circa ore 1.45 dal Rif.)
Si risale per sentierino in mezzo alle ghiaie che ripidamente porta alle terrazze superiori proprio sotto alle roccie. Un brevissimo ma tosto passaggio verticale di circa otto metri con staffe di ferro e corda fissa fa rimontare lo scalino di roccia che permette l'accesso ad una serie di canalini rocciosi molto facili e divertenti che portano alle banche ghiaiose sottostanti la Forcella della Gusèla. (m.2290)
Dalla forcella verso est si risalgono le roccette attrezzate sino al Biv. Dalla Bernardina (m.2320 c.) oppure verso ovest per facilissime roccette e ghiaie sino alla base della Gusèla del Vescovà che un tempo era chiamata Pònta de Prièta (pietra per affilare le falci). (m.2325).
Dal rif. Ore 3 circa.
Goccie di acqua qualche metro prima del biv. In una nicchia oppure oltre il biv. una quarantina di metri per cengia.


Le cenge nord-ovest del M.Schiara che portano alla forcella della Gusela


Il gradino attrezzato con staffe e corda (m.1950 unico punto difficile) di circa otto metri


Telefoto dalla vetta del M.Talvena


Nota storica







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