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Val Fosserla - Piumovimento trekking dalle Dolomiti

(Sito parzialmente in costruzione)
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Val Fosserla

Dolomiti > Dolomiti Feltrine > Pizzocco-Erera > Tre Pietre
  
   
        VAL FOSSERLA (Che si dirama in Val del PIAVON e Scura)

                                                                               
      La  Val  Fosserla  e'  la  prima  valle  confluente da est che si incontra percorrendo in salita la Val di Canzoi. Essa  cala  molto  incassata  nel  terreno dal M.Tre Pietre verso sud-ovest, giu' verso la sin. orografica della Val di Canzoi.
      Una  particolarita' e' il fatto che questa valle assume nella sua parte  piu'  alta  il  nome  di  Val  Fiesole,  poi  nella  parte intermedia assume il nome di Val Piavon e quindi confluisce con la
Val Scura nella Val Canzoi con il nome di Val Fosserla. I  documenti  antichi  citano  questa  valle  con  l'oronimo  Val Fosserla anche nella parte piu' alta.(Zatta-1783, Guernieri-1866)
      La  valle attualmente taglia la carreggiata stradale asfaltata alponte di Umin, a mt.512.
Le dizioni nella Carta Tecnica Regionale:
L'alta Val Fosserla nella parte più alta si divide in Val del Piavòn
e Val Scura, divise dalla Costa dei Tei.


                                      Ritaglio di Carta Tecnica Regionale

      Le  montagne  che  delimitano  la valle nel suo complesso sono il        
      M.Tre  Pietre  frontalmente  a  nord-est, il M.Piavon e Col delle        
      Gambine  a nord, mentre ad est la valle e' chiusa dal M.Cigognere        
      e dal M.Le Laste.                                                        
      Gli  insediamenti umani nella valle sono inesistenti attualmente,        
      mentre  all'inizio  del secolo la parte bassa della valle, fino a        
      circa  800-900  mt. era abitata in entrambi i versanti orografici        
      con presenza di circa una quindicina di abitazioni con stalla.           
      Questo motivo giustifica la ricchezza di oronimi nella zona.             
      Attualmente,  in localita' Le Fosserle, a mt.700 circa, una bella        
      casa di montagna viene restaurata e rimessa a nuovo con materiale        
      che viene trasportato a spalla da volonterosi.  (nov.1993)               
      La rete di sentieri che si sviluppa nella parte bassa della valle        
      e'  molto  abbondante,  vi sono sentieri che la salgono sia sulla        
      destra che sulla sinistra orografica, mentre la valle e' tagliata        
      orrizzontalmente a diversi livelli di quota.                             
      Un  sentiero  molto  antico,  rappresentato anche sulle carte del        
      1600  (Grandis)  sale la valle, la scavalca molto in quota, sulle        
      creste  che  scendono dal M.Tre Pietre e cala giu' in val Casole,        
      fra il M.Tre Pietre ed il M.Piavon.                                      
      Questo percorso e' conosciuto attualmente solo da cacciatori.            
      Altro  sentiero,  segnato  in blu sugli alberi, e' l'anello della        
      Val  Canzoi,  che  sale la valle dalla localita' S.Eustachio e la        
      traversa  in  quota a mt.750  circa, per poi uscirne tagliando la        
      costa ovest del Col della Torre.                                         
      Un  sentiero  segnato con segni rosso-gialli sale tutta la valle,        
      uscendone in alto verso est in localita' Bosco dei Buoi.                 
                                                                               
      Molte  fornaci, ( tra  cui  la  meglio conservata e piu' grande e'       
      quella  che  si puo' vedere salendo il sentiero qualche centinaio        
      di  metri  a  monte  del ponte di Umin) testimoniano l'operosita'        
      della  gente  locale,  dedicata  anche  a lavori di disboscamento        
      oltreche' alla pastorizia.                                               
      Non  possiamo  dimenticare,  inoltre,  che  la  Val di Canzoi era        
      salita  da  una  strada di epoca romana (Alpago Novello) e quindi        
      questo    lascia  pensare  che  gli  insediamenti  locali possano        
      essere molto antichi.                                                    
                                                                               
      Una  rete di teleferiche confluisce nei pressi del ponte di Umin,        
      esse  sono  usate ancora attualmente per il trasporto del legname        
      dai colli circostanti al fondovalle.                                     
      Il  punto  d'appoggio  piu' vicino e' l'azienda d'agriturismo che        
      offre ristoro circa duecento metri a valle del ponte di Umin; non        
      va  dimenticata  l'Orsera,  punto di ristoro estivo un chilometro        
      a monte.                                                                 
                                                                               
      Sentieri d'accesso alla Val Fosserla                                     
     Il  sentiero principale si stacca dalla rotabile della Val Canzoi        
      al ponte di Umin, a quota 512 mt. sulla sin orogr. della        
      val Fosserla, per pista forestale.                                       
                                                                               
      Altro  accesso  e' dalla localita' S.Eustachio. Tra l'Orsera e la        
      Osteria alla Santina vi e' una passerella in legno che oltrepassa        
      il torrente Caorame verso est, a mt.575.                                 
                                                                               
      Da  localita'  Cullogne  a mt. 541 vi e' una mulattiera che entra        
      nella valle in quota, parallelamente alla Val di Canzoi.                 
                                                                               
        
                                                                               


       AL BOSCH DEI BUOI PER VAL FOSSERLA
       (da Val Canzoi)
       


 Dalle coste del M.Grave il percorso dalla Val Fosserla per la Costa dei Tei

     Risalendo la Costa dei Tei:  le creste che dal M.Piavòn salgono al M.Tre Pietre.


    
 Il percorso sfiora le rocce che formano una spalla con forcella alla sommità della Costa dei Tei (m.1490 c.)
                   


                                               Dalla spalla e forc. di m.1490 verso la forcellina

 
La Val Piavòn e Fosserla risalendo il canalino mugoso terminale a sx la spalla di m.1490 ed a dx il pulpito roccioso


                               La forcellina di scavalcamento per il passaggio al Bosc dei Buoi


Dalla forcelletta di m. 1655  verso il M.Palmar  (80 metri sotto a sud vi è il Biv. Bosc dei Buoi)

       Si  tratta  di  un  itinerario in  parte  segnato  dal Gruppo
       Escursionisti  di  Cesio  con  segni  giallo-rossi,  essi poi
       terminano  duecento  metri prima di giungere alla forcelletta
       mugosa di quota 1655, in un vallone mugoso.
       Il  percorso si svolge fino a quota mt. 1300 su buon sentiero
       molto  battuto  ed  evidente,  poi  esso  diviene incerto per
       sparire  completamente inghiottito  dalle mughe da quota 1500
       metri. Non e' segnato su alcuna carta topografica.
       Non  e'  un  itinerario  pericoloso,  anche  se  presenta  un
       brevissimo   passaggio  che  richiede  attenzione  specie  in
       inverno, con la neve.
       Esso  e'  certamente piu' facile di tutti gli accessi da sud,
       e'  molto  panoramico  sulle  Vette  feltrine  e Cimonega, ma
       richiede  parecchio  tempo  in quanto supera un dislivello di
       ben 1200 metri.
       Si  consiglia  di  percorrerlo nel tardo autunno, senza neve,
       e'  buona  cosa  avere con se una ronca od un seghetto per il
      taglio di qualche mugo sulla parte alta del percorso.

       ACCESSO AUTOMOBILISTICO

        Dalla  pedemontana  che unisce Feltre con Cesio, alla altezza
        di  Toschian o Soranzen, ci si inoltra nella valle di Canzoi,
        parcheggiando sulla destra e qualche metro prima del ponte di
        Umin (mt.512) (Due curve dopo dell'azienda di agriturismo)

       DESCRIZIONE

        Si  prosegue  per  la  pista  forestale  che dopo cento metri
        presenta una diramazione verso sinistra (nord).
        La  si segue e dopo tre-quattrocento metri, lasciata a destra
        una  grande  abitazione,  si  perviene ad una fornace diruta,
        dove fanno capo piu' teleferiche.
        Si  prosegue  per  la  mulattiera (riassestata  nel  1993 per
        agevolare  il  trasporto  di materiali alle Fosserle, dove e'
        in  fase  di  ristrutturazione  una  casera) e si passa sulla
        destra orografica del torrente.
        Bisogna  poi  abbandonare la mulattiera principale che sale a
        sinistra  verso  nord  alle  Fosserle  e  proseguire  diritti
        costeggiando  il greto del torrente che verra' riattraversato
        poco piu' avanti, in corrispondenza di un grande sasso.
        La  mulattiera  si inerpica con un tornante sulle pendici del
        Col  della  Torre e supera ,lasciando a dx, due case dirute a
        quota 700 mt.
Si  sale ancora per larga mulattiera, giungendo ad un bivio a
        quota  mt.  750  circa, esso presenta un sentiero segnato con
        segni   blu  (Anello  della  Val Canzoi) che sale a sud verso
        Cullogne.  Sulla sinistra, piu' in basso, vi sono i ruderi di
        una casera.
        Si  supera  il  greto  del  torrente a quota mt. 760 passando
        sulla  destra  orografica  della  Val  Scura  e  qui dobbiamo
        abbandonare  il tracciato con segni blu che traversa in quota
        tutta  la  val  Fosserla, ed inerpicarci per buon sentiero su
        per la Costa dei Tei.
        Vi  e'  qualche  sobrio  segno rosso-giallo che rassicura sul
        percorso,  si  risale  tutta  la  costa per trecento metri di
        dislivello,  il  sentiero  e'  sempre largo e risale il colle
        dapprima  con  stretti tornanti sul lato destro, poi traversa
        a sinistra per poi ritornare ancora sul bordo destro.
        A  quota mt. 1025 circa, ci si raccorda con un sentiero molto
        evidente e battuto che proviene dalla Valle del Piavon.
        
       NB: Seguendo  in  discesa  il  sentiero sopra citato, si nota che
       esso ,  superato  il costone del colle (dove vi e' anche una
       grande  caverna che puo' offrire riparo dalla pioggia a molte persone)
       si dirige verso una forcelletta e poi cala verso la
       Valle  del  Piavon; esso dovrebbecollegare il sentiero che
       la   risale  dalle  Casere  di  Col  Pedena (mt.849)  fino ai
       ruderi  di  una  costruzione in pietra. Esso e' anche segnato
       sulle carte topografiche fino alla quota 985 mt.
 

        Si  sale  per  il sentiero che abbiamo appena incontrato, con
        parecchi  tornanti  fino a giungere ad un nuovo bivio a quota
        mt.1230.  Un  sentiero  prosegue  diritto  verso una valletta
        rocciosa e poi termina (tracce salgono la costa a destra).
        Noi  invece  usciamo  sulla  sinistra  per  traccia  dapprima
        incerta, (segni) rimontando a stretti tornanti tutta la costa
        e  riportandoci  sopra  la valletta precedentemente notata in
        corrispondenza  di  un  bel pulpito erboso, molto panoramico,
        dove  vi  e'  un  grosso  sasso  fatto  a  sedile e quindi e'
        d'obbligo la sosta. (mt. 1300)
        Il  sentiero  da  ora  diviene  incerto,  a volte segnato con
        ometti,   a  volte  con  segni  giallo-rossi,  ora  largo  ed
        evidente, ora solo traccia.
        Esso  punta,  salendo  per  terreno con basse fasce rocciose,
        verso  la  base di pareti strapiombanti che incombono ad est,
        sopra di noi.
        Bisogna  aggirare  delle  roccette  e  poi con una traversata
        diagonale  si  giunge  quasi a toccare  la base delle rocce a
        quota  mt.  1440  circa. (ometti) Con un tornante si traversa
        sotto  le  rocce in direzione nord fino alla bellissima costa
        erbosa sovrastante, ampia e pratosa. (mt.1485)
        Il sentiero qui' e' evidente, facilmente seguibile.

       
       NB: Questa forcella e'  il punto piu' alto della Costa dei Tei, si tratta
       di  una spalla erbosa quasi pianeggiante (m.1490 c.) che offre una
      grande panoramica  di  tutti  gli aspetti della Val Fosserla e delle
       vallette  confluenti,  delle  Cime  circostanti  e delle pale
       erbose  dove  sicuramente  pascola qualche animale selvatico.
       Esso  e'  un punto strategico di osservazione dei cacciatori,
       ma  e'  anche  un  luogo  di  pascolo  di caprioli, camosci e
       mufloni.  Da qui' si vede  benissimo,  ad est, la forcelletta
       (mt.1655) ed il vallone mugoso che andra' risalito.


        Il  sentiero  ora cala in leggera discesa verso nord-est, con
        un  passo  di  un  metro  su  stretta cengia rocciosa che con
        presenza di neve richiede attenzione.
        Si  perdono  circa 50 mt. di quota e si oltrepassa verso nord
        di una trentina  di  metri il  fondovalle del vallone, inteso
        come il suo punto centrale piu' basso. (mt.1435)
        Ora ci troviamo sulla dx orografica del vallone.
        Il  sentiero  da  ora  non vi sara' piu' ed il vallone mugoso
        andra'  risalito  per circa duecento metri dapprima sulla sua
        sinistra  (dx  orografica)  diagonalmente  fino  al suo punto
        centrale  e  poi  diagonalmente ancora a sinistra, laddove vi
        sono  meno  mughe,  pervenendo in forcella con una traversata
        da sinistra verso destra di circa una quarantina di metri.
        Si  fa  notare  che in realta' in cima al vallone vi sono due
        forcelline,  di  cui quella accessibile e' quella di sinistra
        (piu' a nord).
        Vi  sono  rare  tracce di terra smossa, nessun segno e nessun
        taglio di mughe al 1993.

      NB: Dal  punto piu' basso del vallone dove cala il sentiero dalla
       spalla  erbosa  a  quota mt. 1435, proprio dove si comincia a
       risalire  il  vallone, vi sono dei segni rossi che proseguono
       giu'  per  la  pala erbosa, dove probabilmente si dirigeva il
       sentiero  che cala dalla spalla. (collegam. con casera di Col
       Pèdena in val del Piavon.)
       E'  possibile  risalire  un canalino mugoso che sale al di la
       del  roccione che limita a nord il vallone sino ad un pulpito
       erboso  molto  panoramico sulla val Fiesole e sulla valle del
       Piavon  con relative cime. E' un posto tattico per la caccia.
       Dislivello circa 100 mt.
        
        Dalla  forcella  si  scende  qualche  metro  per  il canalino
        mugoso,  verso  sud-est,  poi si traversa per una trentina di
        metri a destra in  direzione  sud  sino  alla  spalla  erbosa
        sovrastante  il  bivacco De Bastiani al Bosco dei Buoi che e'
        visibile  e raggiungibile in qualche minuto per prati che non
        hanno  un  evidente  sentiero  di  discesa.  (il  sentiero si
        diparte da dietro il bivacco salendo la costa tra l'erba alta
        e mantenendosi sulla parte destra del colle, cioe' ad est)
        Il bivacco e' a quota mt. 1503 mt.

       Dislivello mt. 1200 circa.
       Non vi e' acqua sul percorso.
       Tempo ore 3.30-4
    
      DISCESA
       La  discesa  per  questo  itinerario  puo'  ingannare chi non
        conosca  il percorso ed osservi dalle crestine il vallone che
        cala in Val Piavon e Val Fosserla.
        Infatti,  potrebbe sembrare che il sentiero vada giu' diritto
        fino  in  fondo  alla  valle,  invece  esso,  calati  i primi
        duecento metri sulla dx orografica,  risale  diagonalm. la sx
        orografica portandosi su di una spalla molto evidente a quota
        1485.
      Nella    discesa    di  questo  itinerario,  bisognera'  fare
       attenzione  dalla  forcelletta  di  quota mt. 1655 di puntare
       traversando  in  discesa  verso un evidente pulpito a destra,
       calando un centinaio di metri dove le mughe sono piu' rade.
       Prima  di  giungere  alla  forcella  del pulpito si cala giu'
       verso  il  centro del vallone e poi si scende ancora sulla dx
       orografica fino a m.1435 poi si risalgono 50 mt diagonalmente
       per evidente sentiero rimontando la sx orografica.
       Anche  al  bivio di quota mt. 1025 bisogna fare attenzione di
       non  girare  la  costa  (caverna)  ma  di  calare  prima  sul
       sottostante sentiero poco evidente.



















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