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Kriegs - Piumovimento trekking dalle Dolomiti

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Kriegs


                           La carta segreta dell’impero austriaco
                                              “…La Kriegskarte rimase segreta per duecento anni, dal 1805 al 2005.,,”
      (note di Gian Garzotto)          
                                                    
                                      LaTopographisch-geometrische Kriegskarte von dem Herzogthum Venedig
                  (Carta militare topografico-geometrica del Ducato di Venezia), conservata nel Kriegsarchiv di Vienna, redatta                          per iniziativa dello Stato maggiore austriaco tra il 1798 e il 1805, fu costruita da un gruppo di topografi                                                                    coordinati dall’ufficiale Anton von Zach.

L’edizione presenta tutte le centoventi topografie alla scala originaria (1:28.800 circa), la trascrizione delle 122 carte manoscritte di Descrizioni militari (Militärische Beschreibungen), la loro traduzione in lingua italiana; un glossario di circa quattrocento termini tecnici nelle due lingue e gli indici delle migliaia di toponimi che vi compaiono.
                          

                                           Ritaglio del foglio relativo al quadro d'unione delle 120 tavole della Kriegskarte

All’inizio del 1700 il Grandis, Guernieri, Zatta, Magini ed il Giampiccoli avevano stampato le prime carte  con toponimi ed oronimi, confini e principali vie di comunicazione, ma non in scala. Quindi distorte come latitudine e longitudine, non avendo ancora strumenti di misura.

Dopo il trattato di Campoformio (Udine, 17 ottobre 1797), l’Austria prendeva possesso del territorio Veneto, in particolare del Ducato di Venezia e come primo atto ordinava la compilazione della “Carta militare topografico-geometrica del Ducato di Venezia” o più semplicemente Kriegskarte. Essa era estesa alle attuali provincie venete e friulane, con intento di estendere la zona sia verso la Slovenia sia verso l’attuale Lombardia…(si evince oggi dalla numerazione dei fogli).
Il progetto veniva affidato al Barone Von Zach  che realizzò l’opera grandiosa in 120 tavolette con tavola dei punti trigonometrici principali e tavola dei quadri d’unione. Due grossi volumi riportano, zona per zona,  le osservazioni utili al transito militare, ai punti strategici, alla ricchezza dei luoghi, bestiame, popolazione, alla possibilità di sostentamento per una armata  di sedicimila uomini compresi i luoghi utili per i campi militari.

Le triangolazioni erano molto precise per gli strumenti dell’epoca: tre basi del triangoli di partenza misurate molto bene per il lavoro iniziale.  Padova, Cimadolmo (tv) e Passariano, dalla villa di Daniele Manin.(..!)


Dalla 'Specola' cioè l'osservatorio astronomico di Padova (vedi l'incrocio delle due linee rosse) il Von Zach volle calcolare la latitudine e longitudine della torre dalla quale iniziò le misure.


La 'Specola' di Padova, antico osservatorio astronomico



Venivano impiegati trentacinque ufficiali cartografi che viaggiavano con quattro militari, cavallo e mulo con tende, viveri,  le tavolette pretoriane , bussola, matite, acquerelli compassi ecc ecc. Non veniva mai assegnata allo stesso cartografo la zona adiacente per stabilire un riscontro di esattezza sui confini comuni.

Anche le descrizioni militari dei luoghi non erano condivise ma venivano direttamente inviate al Von Zach.
Sulla zona del Bellunese i punti trigonometrici di base erano il M.Grappa, M.Pavione, M.Pizzocco, Croda Grande, M.Pelf, M.Visentin, Cima Pape, Antelao, M.Punta, Croda Cuz.  Da questi punti base venivano fatte le triangolazioni secondarie verso punti che per priorità erano i campanili, abitazioni o cumuli molto alti di pietre, costruiti dai militari al seguito. Il foglio quadrettato applicato alle tavolette veniva arricchito di viaggio in viaggio con tutti i simboli previsti dal severo protocollo dal Von Zach: chiese, case, stalle, muri, fossi, torrenti strade, sentieri, cime , prati, boschi, recinzioni ecc ecc

Le carte risultano molto dettagliate e precise, sulla zona di montagna i sentieri sono rappresentati a puntini grossi, piccoli, o solamente acquarello di fondo se si passa ma non esiste sentiero.
Le creste anche ripide ma pascolabili da ovini sono rappresentate in bianco ed i pascoli  aperti sono rappresentati chiari. Vengono riportati quasi tutti i vecchi sentieri che oggi troviamo sulle attuali carte topografiche e qualcosa di più, oggi perso.


                                             Ritaglio relativo alla zona di Zoldo - Dozza, Bragarezze, Fornesighe

Gli ufficiali cartografi che hanno rappresentato le nostre zone sono: Cap.Valmagini per la zona di sinistra Piave, Cap.Carlo Catinelli per la zona dal M.Pelf al Lago del Mis,  1° ten.Ludwig Geppert per la zona delle Vette Feltrine e Zoldo, Cap. Montailleur per la zona di Agordo ed Alto Zoldo, Alfiere Conta per la zona Alpago-Vajont.

L’opera venne stilata inizialmente in tre copie originali, altre copie particolari vennero fatte in occasione dei conflitti locali. La base locale dei rilevamenti era una imprecisata villa di Giamosa.
Quando vi furono i moti risorgimentali del 1848 gli Austriaci e Croati conoscevano perfettamente il nostro territorio,  stessa cosa per la grande guerra 1915-18.

La Kriegskarte è in scala 1:28.800 e come misura adotta il Klafter viennese = 1.8967 metri. Le tavole rappresentano mediamente una estensione orizzontale di circa  21 Km  e verticale di circa 16 Km. - Il lavoro fu compiuto dal 1798 al 1805.


                                               Ritaglio della città di Belluno al 1798 - Cartografo Cap. C.Catinelli





VON ZACH -1798-1805 -Il ducato di Venezia nella carta di Anton Von Zach –Editore Fondazione
                Benetton-Grafiche Bernardi Pieve di Soligo ,Tv-2005
MASSIMO ROSSI  L’officina della Kriegskarte –  Le Descrizioni militari- Edizioni Fondazione Benetton    Grafiche
                             Bernardi Pieve di Soligo Tv-2007
ENRICO DE NARD - Cartografia Bellunese –saggio storico – Ist. Bell. di Ricerche sociali e culturali serie ‘varie’
                          n.10 -1985 –Tipografia Piave -Belluno
JOHN NOBLE WILFORD – Cartografi  Precursori ed innovatori da Tolomeo al satellite- Edizioni Silvestre
                                      Bonnard – 2005




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